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Approvata la legge a tutela di chi soffre di disturbi alimentari

Un investimento di 1,5 milioni di euro per 3 anni per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione

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E' stata presentata martedì 16 febbraio la nuova legge regionale che introduce strumenti, azioni e misure per prevenire e curare i disturbi alimentari. Il provvedimento è stato discusso e approvato all'unanimità in Consiglio regionale. Ad annunciarlo nell’Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli, la Vice Presidente della Commissione Sanità Simona Tironi, il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, e l’attrice Ambra Angiolini, autrice del libro InFame nel quale racconta la sua battaglia contro il disturbo alimentare della bulimia che l’ha accompagnata per 12 anni.

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Il piano di legge

Il provvedimento, prevede l’istituzione di una Rete regionale per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione. Oltre all’implementazione in ogni ASST di interventi ambulatoriali per l’intercettazione precoce, la diagnosi e l’eventuale invio dei pazienti alle strutture più appropriate. Saranno individuate anche ASST specifiche nelle quali costituire unità funzionali specialistiche adibite al trattamento anche ospedaliero dei pazienti.

E' inoltre prevista la creazione di equipe funzionali composte almeno da uno psichiatra, un neuro-psichiatra infantile, un medico internista, un dietologo, uno psicologo psicoterapeuta, un tecnico della riabilitazione psichiatrica, un dietista, un infermiere ed eventuali altri professionisti, con formazione specifica in merito ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. Con l'obiettivo di riuscire a presentare ai pazienti, che si rivolgono alle strutture, un progetto terapeutico-riabilitativo a 360 gradi. Sarà inoltre prevista la programmazione e attuazione di politiche a sostegno delle famiglie e dei caregiver dei pazienti, valorizzando anche le iniziative già presenti sul territorio.

Infine saranno definite una serie di iniziative e corsi specifici di formazione riservati a operatori sanitari e sociosanitari, tra cui medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.

Il fenomeno dei disturbi alimentari

Ad oggi in Italia i disturbi alimentari sono la seconda causa di morte nella popolazione femminile, e sono 1 milione e mezzo i casi sospetti sull'intera popolazione. Ogni anno sono circa 25mila i casi di anoressia accertati tra le giovani donne e almeno 100mila quelli di bulimia. Nel 2019 solo in Lombardia sono stati erogati servizi nel sostegno e nella cura di queste malattie a 3mila soggetti e ad almeno 1500 minori.

"Si tratta di malattie per cui non esiste una cura definitiva - ha spiegato Fermi - non esistono medicine per curare chi soffre di disturbi alimentari. Ciò che però possiamo fare è investire nel sostegno alle nostre strutture, perchè possano creare piani di assistenza specializzati e studiati apposta per loro. E' un passo importante, per il quale Regione Lombardia vuole rappresentare un esempio a livello nazionale".

L'impegno di Regione Lombardia

Per la cura e il contrasto al fenomeno dei disturbi alimentari ammonta a 4milioni di euro la quota impiegata annualmente nel bilancio di Regione Lombardia.

"Ci siamo accorti però che non era abbastanza - ha spiegato la Tironi, relatrice del piano di legge - per questo abbiamo previsto per questo progetto un aumento di 1,5milioni di euro all'anno".

Questi soldi verranno destinati:

"Ad incrementare del 30% la dotazione ambulatoriale, residenziale e semiresidenziale, ad un aumento dei posti letto, all'integrazione di equipe specialistiche. Oltre che per dare un concreto sostegno concreto alle famiglie di chi soffre di queste malattie".

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