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Regione Lombardia è al fianco delle imprese

L'assessore regionale Guidesi: "Ogni settimana visiteremo e ascolteremo la storia delle aziende che hanno fatto grande la nostra terra".

Regione Lombardia è al fianco delle imprese
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Più di un miliardo di euro di investimenti per tornare a essere la locomotiva d’Italia e una delle regioni più competitive d’Europa con Baden-Wurttenberg, Baviera, Rhone Alpes e Catalogna. È questa la risposta di Regione Lombardia a chi si chiede se, dopo le lunghe chiusure di questi mesi, le imprese lombarde riusciranno a tornare ai ritmi produttivi pre-pandemia.

Sostegno per le imprese lombarde

L'assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, non ha dubbi sulla salute del sistema imprenditoriale lombardo, e lo dimostrano i numerosi provvedimenti già attuati e i tanti progetti in cantiere che avranno lo scopo di promuovere il settore a 360 gradi. Tra i provvedimenti segnaliamo Al Via, Credito Adesso Evolution, Credito Ora, Contributi per la partecipazione di Pmi a fiere internazionali, Fondo per il sostegno alle imprese cooperative, Bando internazionalizzazione, oltre a una serie di interventi attraverso Finlombarda (Linea di intervento Controgaranzie3, Turnaround Financing, Mini bond, Syndicated Loans, Più Credito alla Lombardia, Più Credito Liquidità…).

L'intervista

Assessore Guidesi, tutti questi provvedimenti permetteranno alla Lombardia di rimanere il motore del Paese e una delle regioni più competitive a livello europeo?

"Sicuramente sì. Con gli strumenti che abbiamo introdotto fino a ora abbiamo risposto in maniera puntuale alle esigenze che in questo momento hanno le aziende. Ora, però, dobbiamo concentrarci sulla strategia, ovvero dove la Lombardia vuole e può arrivare nel 2030. Una decisione che possiamo e dobbiamo prendere in alleanza con le imprese: il rapporto pubblico-privato è sempre stato la ricetta vincente di questa Regione, e dovrà continuare a esserlo. La sfida vera la giocheremo su due fronti. Il primo è quello del cambio normativo: abbiamo iniziato a lavorare per rendere le norme più semplici, ma dobbiamo fare di più. Abbiamo pure migliorato l’accesso agli strumenti di Regione Lombardia, dando la possibilità alle attività di avere un unico algoritmo, e quindi un unico trattamento dal punto di vista del rating finanziario, che permetterà alle aziende di profilarsi più rapidamente. Dall'altra parte, abbiamo cambiato tutti gli scaglioni della garanzia, facendo in modo che gli strumenti siano accessibili ad un maggior numero di aziende. Per le startup infine abbiamo fatto una piccola rivoluzione, dando loro la possibilità di avere una persona fisica che possa garantire per loro.

Il secondo fronte, però, è quello di far conoscere alle imprese tutti gli strumenti che abbiamo messo loro a disposizione. Oggi non ci conoscono, per cui dobbiamo promuovere pure un grande lavoro di presenza e di comunicazione. E così venerdì scorso, partendo da Bergamo, luogo simbolo della ripartenza, abbiamo iniziato a girare le varie province per visitare le aziende. Ogni settimana visiteremo e ascolteremo la storia degli Imprenditori che hanno fatto grande la Lombardia, ma anche di tutti quelli che hanno un’attività".

Un’attenzione a tutto campo quindi, dalla micro impresa alla grande realtà ...

"La filiera lombarda è molto composita. Il messaggio che vogliamo lanciare è quello che chiunque abbia una Partita Iva deve sentirsi in squadra con Regione Lombardia. Deve sentirci al proprio fianco".

Dedicherete anche una giornata alle imprese storiche?

"Abbiamo riscontrato un grande orgoglio da parte delle imprese che in Lombardia si tramandano l'attività di generazione in generazione. Dedicheremo loro una giornata. Un riconoscimento importante, per permettere loro di essere apprezzate anche a livello di immagine e comunicativo. Sono convinto che continuare a raccontare la storia delle singole attività sia fondamentale per costruire il futuro della nostra regione".

Avete in mente qualcosa per valorizzare la storia delle grandi aziende …

"I lombardi fanno grandi sacrifici per il lavoro, ma noi vogliamo trasmettere la qualità del loro lavoro e la capacità di fare innovazione. Partendo dal racconto delle grandi storie delle aziende e degli imprenditori che ci sono state, ma anche da quelle che ci sono e ci saranno. Al momento la nostra idea è quella di far incontrare colossi dell’industria - come Pirelli e Esselunga - confrontare la loro storia con le nuove imprese di oggi e la loro visione del futuro, mi viene in mente il progetto Mind. Vogliamo fare in modo di favorire, nella contemporaneità, gli stessi successi passati".

In questi primi quattro mesi di permanenza all’assessorato Sviluppo Economico, che rapporti ha avuto con le imprese e cos’ha raccolto durante questi primi contatti?

"Sono stati mesi complessi, di dialogo e di ascolto delle problematiche dei singoli settori. Si è instaurato un rapporto sano e di aiuto reciproco anche se la distanza l'abbiamo pagata tanto. Per questo abbiamo avviato questo progetto del tour nelle aziende. Vogliamo andare a vedere con i nostri occhi come lavorano, come producono, conoscere i processi produttivi, i contratti di welfare aziendale attivati con i dipendenti… Abbiamo vinto anche alcune sfide, come quella delle vaccinazioni in azienda. Una sfida che Regione Lombardia ha molto a cuore e che ha condiviso con le associazioni di categoria. Fondamentale però è stato anche il supporto del governo, che ha inserito la possibilità del nuovo piano vaccinale".

Possiamo dire però che a piccoli passi le difficoltà iniziano a essere alle spalle e si guarda al futuro con un po' più di ottimismo?

"Sì, sicuramente c'è ottimismo soprattutto per le tante attività che purtroppo non sono riuscite a lavorare a causa della pandemia, e che presto speriamo di poter rivedere tirare su le serrande la mattina presto. C’è ottimismo anche rispetto al fatto che il nostro sistema produttivo ha tenuto, e ha detto la sua anche in periodo di pandemia. Ma abbiamo anche alcuni settori che stanno subendo una crisi di mercato che bisogna affrontare. Il lavoro che abbiamo fatto con il ministro allo Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, sulla Cornegliani di Mantova può essere un sano esempio positivo della nostra azione in questo senso".

Per i giovani invece?

"Stiamo pensando a un evento anche per loro, in un luogo caratteristico che identifichi l’essenza del lavoro lombardo. Vogliamo creare un’occasione in cui le start up, ma anche solo i giovani con delle idee innovative, possano incontrare le rispettive imprese del settore. Speriamo di fare incontrare la generazione degli imprenditori di oggi con quella dei giovani, perché possano diventare gli imprenditori di domani. La Lombardia ha il più alto numero di inizializzazioni di start up e dobbiamo essere in grado di incrociarli col mercato. Perseguendo il sogno, un domani, di poter dire ad un giovane che abita in un’altra regione che se ha un’idea deve venire in Lombardia per costruirla, perché la Lombardia è la casa delle idee"

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