Usi e abusi della caffeina in ufficio: effetti benefici e controindicazioni

Usi e abusi della caffeina in ufficio: effetti benefici e controindicazioni
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La caffeina è una sostanza che si trova in natura in alcune piante ed è caratterizzata da un’azione stimolante sul sistema nervoso. Per questo la pausa caffè in ufficio è diventata un vero e proprio rituale sul posto di lavoro per cercare di recuperare la concentrazione e tornare ad essere produttivi. Sicuramente la caffeina ha dei benefici sul nostro corpo, ma se assunta in quantità eccessive può portare con sé anche una serie di effetti collaterali come, per esempio, acidità e bruciore di stomaco e tachicardia. Vediamo nel dettaglio cos’è la caffeina e quali sono i pro e i contro della sua assunzione.

Che cos’è la caffeina?

La caffeina è un alcaloide, cioè una sostanza chimica liposolubile di origine vegetale, contenuta in alcuni tipi di piante che però può essere ottenuta anche tramite sintetizzazione a partire dall’acido urico.

In natura può essere estratta da foglie, semi, germogli e cortecce di più di sessanta specie vegetali diversi, tra queste troviamo:

  • La pianta del caffè, Coffea Arabica;
  • Alcune piante di tè;
  • Le piante di guaranà;
  • I semi delle fave di cacao;
  • I semi della noce di cola;
  • La corteccia dell’albero di yoco;
  • Le foglie di yerba mate.

La caffeina è a tutti gli effetti una sostanza psicoattiva che ha un’azione stimolante sul sistema nervoso, per cui viene considerata a tutti gli effetti una sostanza stupefacente, anche se totalmente legale, tant’è che in alcuni casi, nei soggetti più vulnerabili, può causare una dipendenza.

Quali sono i benefici della caffeina?

Questa sostanza svolge un’attività molto utile sul nostro organismo, ossia quella di prevenire l’insorgenza di patologie come quella del Morbo di Parkinson. Sembra infatti che un’assunzione regolare di caffeina possa portare ad una riduzione dell’incidenza di questa patologia in quanto in grado di interagire positivamente con i ricettori dell’adenosina del cervello. Ma i benefici che derivano dal consumo regolare di caffè non si fermano qui. 

I benefici più noti sono sicuramente quelli di:

  • Stimolare la corteccia cerebrale andando quindi ad incrementare la capacità di concentrazione ed attenzione;
  • Favorire la diuresi e quindi aiutare l’organismo a depurarsi da tossine e liquidi in eccesso;
  • Contrastare l’affaticamento muscolare;
  • Favorire il dimagrimento in quanto in grado di ridurre la sensazione di fame e stimolare il consumo di grassi corporei;
  • Favorire la motilità intestinale e la digestione;
  • Stimolare la contrazione cardiaca e la circolazione sanguigna, alzando la pressione;
  • Svolgere un’azione dilatatrice sui bronchi, utile in caso di asma.

Alcune ricerche, inoltre, hanno dimostrato che bere caffè regolarmente riduce il rischio di insorgenza di alcune malattie, tra cui:

  • Diabete di tipo 2: alcuni studi hanno rilevato che il consumo regolare di caffè riduce le probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2 sia per quanto riguarda il decaffeinato sia per quanto riguarda la varietà ad alto numero di ottani. 
  • Malattie neurologiche: l'assunzione regolare di caffeina o di teina è collegata a un minor rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer e di Parkinson in quanto può aiutare il controllo del movimento.
  • Malattia del fegato: il caffè sembra proteggere dalla cirrosi epatica nelle persone a rischio e in quei soggetti con disturbo da uso di alcol o malattia del fegato grasso. 
  • Cancro: i ricercatori hanno scoperto che i bevitori di caffè hanno un minor rischio di cancro al fegato e cancro del colon-retto, due delle principali cause di morte per cancro nel mondo. 
  • Depressione: diversi studi hanno scoperto che più caffè beve una persona, minore è il rischio di depressione in quanto il meccanismo molecolare alla base della caffeina causa il blocco di un particolare tipo di recettori presente nei neuroni dell’ippocampo, l’area del cervello in cui sono immagazzinati i ricordi.

Quali sono le controindicazioni della caffeina?

Il caffè può sembrare una bevanda magica ma un’assunzione eccessiva di caffeina può portare con sé anche degli effetti collaterali.

Innanzitutto l’assunzione di caffè può causare un aumento dell’acidità di stomaco ed è quindi sconsigliata a quei soggetti che soffrono di ulcera peptica o gastrite. Favorendo la motilità intestinale, inoltre, dovrebbe essere limitata dalle persone che soffrono di colite e, al contrario, potrebbe essere d’aiuto a chi soffre di stipsi.

Un’altra controindicazione riguarda l’assorbimento di ferro e calcio che può essere interferita dalla caffeina. Per cui soggetti che soffrono di osteoporosi e le donne con anemia sideropenica o in menopausa dovrebbero mantenere un livello di assunzione massima di due tazzine di caffè al giorno.

Infine, tra le controindicazioni della caffeina, occorre citare i possibili disturbi al sistema nervoso centrale, dell’ansia e disturbi del sonno. Bere molti caffè, infatti, può aumentare la frequenza cardiaca e dare tachicardia, uno dei sintomi di coloro che soffrono d’ansia e quindi potrebbe contribuire a peggiorare la situazione per cui, chi soffre d’ansia, dovrebbe limitare l’assunzione di caffè ad una tazzina al giorno. Inoltre, queste conseguenze possono essere amplificate da altri fattori quali stress, fumo e uno scorretto stile di vita.

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