Intervista esclusiva

Salvini: le tre mosse per dar scacco alla crisi Covid. E su Fontana: "Caso ridicolo"

Il trittico del Carroccio: 1- rinviare le scadenze fiscali; 2- tagliare l'IMU; 3- Flat Tax.

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Intervistato in esclusiva per tutte le testate cartacee e digitali del Gruppo Netweek da Alice Groppelli, responsabile della Glocal Communication del nostro Gruppo, oggi, martedì 28 luglio 2020, il segretario della Lega Matteo Salvini ha toccato due dei principali temi d’attualità: il discusso “caso camici” in Lombardia (che vede coinvolto il governatore lumbard Attilio Fontana per una fornitura di dispositivi sanitari dall’azienda del cognato alla Regione) e la crisi in corso seguita all’emergenza coronavirus.

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Tre mosse per dar scacco alla crisi Covid

Crisi Covid e imprese, un binomio purtroppo inevitabilmente ancora inscindibile. Come uscirne?

"Il dialogo è quotidiano con il mondo delle imprese e delle professioni, dell’artigianato del commercio e delle partita IVA: bisogna sostenere chi dà lavoro, chi crea lavoro, chi crea ricchezza e quindi sostenere le imprese.

Le proposte della Lega anche questa settimana è anche sul prossimo decreto sono molto concrete:

  • rinviare gli acconti per quanto riguarda le scadenze fiscali questo autunno (che coinvolgono quasi 5 milioni di lavoratori autonomi e partite IVA).
  • tagliare una forma di tassazione patrimoniale come l'IMU per esempio sulle seconde case per ridare valore al patrimonio immobiliare e rilanciare anche il turismo (e questo riguarda altri 5 milioni di persone).
  • e poi noi insistiamo sul forte taglio delle tasse sulle imprese, ovvero la proposta della Flat Tax, della tassa unica, della “tassa piatta” della Lega già depositata in Senato con un investimento di 13 miliardi (a fronte delle centinaia di miliardi di cui si sta parlando per tagliare le tasse, sarebbero soldi ben spesi).

Speriamo che dopo mesi di silenzio il Governo ci ascolti. Avete visto le critiche di Confindustria, di Confcommercio, di Confartigianato, la protesta fiscale dei commercialisti, domani ci saranno in piazza anche i consulenti del lavoro... se non si ascolta il mondo produttivo in Lombardia e in tutta Italia, questo Paese non riparte".

Il caso camici in Lombardia

E sul caso che vede coinvolto in un'indagine il leghista Fontana in Lombardia:

Ricordo quei giorni, in cui ero in contatto con Fontana, con Zaia, con la Calabria, con la Sardegna, coi sindaci si cercavano giorno e notte mascherine e respiratori, ventilatori, camici, guanti… Quando hai migliaia di persone ricoverate in terapia intensiva e i pronto soccorso intasati non è che uno possa star lì col bilancino di precisione 24 ore su 24.

La contestazione a Fontana - permettetemi - è ridicola e vergognosa perché si tratta di una donazione.

Sono in collegamento da Roma, faccio l'esempio della regione Lazio che ha speso 14 milioni di euro per una società che doveva fornire mascherine che non ha fornito. Quindi sono stati soldi pubblici pagati in cambio di zero.

In Regione Lombardia si sta indagando su una donazione di camici a medici e ospedali Lombardi, quindi mi sembra un volgare attacco politico. E ricordo oltretutto che la sanità Lombarda ancora l'anno scorso ha curato 160mila persone provenienti da altre parti d'Italia, quindi chi infanga la Lombardia e la sanità Lombarda fa il male dell'Italia. Fontana e la comunità Lombarda hanno tutto il mio sostegno.

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