Iniziativa

Riuscita la Camminata a difesa del monte San Primo

Quasi 100 persone hanno partecipato all'evento organizzato dal coordinamento "Salviamo il Monte San Primo".

Riuscita la Camminata a difesa del monte San Primo
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La manifestazione si è svolta nell’ambito della giornata di mobilitazione nazionale "Ribelliamoci Alpeggio!"

I presenti si oppongono al progetto "OltreLario"

Riuscita e partecipata la camminata per tutelare il Monte San Primo, organizzata lo scorso fine settimana dal coordinamento "Salviamo il Monte San Primo", ormai formato da 33 associazioni. Durante l'escursione, a cui hanno partecipato - nonostante il meteo non favorevole - quasi 100 persone, i referenti del coordinamento hanno ricordato i contenuti della protesta, ovvero l'opposizione al progetto denominato "OltreLario", che prevede la realizzazione di nuovi impianti per lo sci e per l'innevamento artificiale, la costruzione di un'area giochi con anche tubing in plastica, la realizzazione di nuovi parcheggi e altre opere impattanti per l’ambiente montano. Il tutto all'interno di un progetto, voluto dalla Comunità montana Triangolo lariano e dal Comune di Bellagio, che vanta un finanziamento di 5 milioni di euro di fondi pubblici.

Le controproposte per salvaguardare la montagna

Il coordinamento ha ricordato anche le controproposte, più volte formulate, per la salvaguardia della montagna, quali la manutenzione dei pascoli e dei boschi, un turismo leggero basato soprattutto sull'escursionismo - e dunque con la manutenzione dei sentieri esistenti e il miglioramento della cartellonistica - e la mobilità sostenibile per accompagnare gli escursionisti ai punti di partenza dei sentieri. Sono stati anche ribaditi, in sintesi, i contenuti delle osservazioni presentate dal coordinamento alla procedura di variante al Pgt di Bellagio, in opposizione alla volontà dell'Amministrazione comunale, che vorrebbe escludere la procedura dalla Valutazione ambientale strategica.

Manifestazione all'interno della giornata "Ribelliamoci Alpeggio"

L’iniziativa rientrava nella giornata di Mobilitazione nazionale dal titolo "Ribelliamoci Alpeggio", coordinata dall'associazione Ape che ha previsto in contemporanea altri eventi sul territorio nazionale, contro opere e interventi invasivi sulle montagne, anche in considerazione del cambiamento climatico in atto.

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