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Viviamo Canzo, interrogazione contro il progetto di innevamento artificiale del monte San Primo

L'opposizione vuole conoscere le posizioni che saranno assunte dall’Amministrazione di Canzo in merito alla questione.

Viviamo Canzo, interrogazione contro il progetto di innevamento artificiale del monte San Primo
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La riqualificazione è promossa e coordinata dalla Comunità montana Triangolo lariano

Soggetti interessati sono Regione Lombardia, il Lago di Como Gal e il Comune di Bellagio

Il gruppo di opposizione consiliare Viviamo Canzo, che si oppone al progetto di innevamento artificiale del monte San Primo, ha prodotto tempo fa un’interrogazione scritta rivolta al sindaco di Canzo, al fine di conoscere le posizioni che saranno assunte dall’Amministrazione canzese in merito alla questione. Come è noto, la Comunità montana Triangolo lariano, all’interno di un progetto di riqualificazione del San Primo, ha promosso l'Accordo di rilancio economico sociale e territoriale (Arest) finalizzato alla realizzazione degli interventi compresi nel progetto "Oltre Lario: Triangolo lariano meta dell'outdoor". I soggetti interessati alla sottoscrizione del progetto, che comporterebbe una spesa superiore ai 2 milioni di euro, sono la Comunità montana Triangolo lariano (ente promotore), la Regione Lombardia, il Lago di Como Gal e il Comune di Bellagio. All’interno delle opere da realizzare è prevista l’installazione di tapis roulant, un laghetto, un impianto di innevamento artificiale e un parcheggio per gli autoveicoli.

Disappunto delle associazioni ambientaliste

"Sebbene ben 32 associazioni ambientaliste e centinaia di cittadini abbiano espresso il proprio disappunto verso il progetto di innevamento artificiale del monte San Primo, i sindaci del territorio non sembrano intenzionati a mettere in discussione l'Accordo di rilancio economico sociale e territoriale  che contiene appunto l’infelice progetto di innevamento del San Primo. Il sindaco di Canzo, come quelli di Magreglio e di Erba, di fatto evita di rispondere nel merito, e si esime dall’esprimersi sulla vicenda per rispetto istituzionale e di competenza degli organi coinvolti  ricordando  che la competenza territoriale è del Comune di Bellagio e la proprietà del comprensorio è della Comunità montana - spiegano dal gruppo di minoranza guidato da Luciano Locci - Tuttavia  Canzo è il comune più grande ai piedi del monte San Primo, ed è inoltre il comune ospitante la Comunità montana. Il sindaco  si auspica un compromesso tra gli enti coinvolti nel progetto di riqualificazione turistica  e il mondo delle associazioni: e sebbene il citare l’Agenda 2030 e l’invocare un miglioramento della fruibilità del monte San Primo in un’ottica di sostenibilità facciano ben sperare, il nostro  gruppo  ritiene che la difesa dell’ambiente richieda prese di posizioni nette".

No alla stazione sciistica di innevamento del San Primo

Per il gruppo consiliare di Viviamo Canzo è chiaro che la riqualificazione del monte San Primo non può passare attraverso l’ipotesi della costituzione di una stazione sciistica con innevamento artificiale a bassa quota. "È necessario volgere lo sguardo altrove", dicono dall'opposizione.

 

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