Statale 36, Fragomeli (PD): "La sicurezza diventi una priorità, il Governo nomini un commissario"
Fragomeli: "Ho chiesto al Ministro delle Infrastrutture la nomina di un commissario. Questa figura dovrà anche essere dotata di particolari poteri, vista e considerata la candidatura della Valtellina alle Olimpiadi 2026".
«Deludente e inadeguata la risposta che il Governo ha dato anche alla mia terza interpellanza sulle questione SS 36. Dobbiamo prendere atto che 5Stelle e Lega ormai non hanno più alibi: la sicurezza di chi percorre quotidianamente la strada extraurbana più pericolosa d’Italia per loro non rappresenta una priorità». È lapidario Gian Mario Fragomeli, deputato lecchese della Brianza, nel commentare la risposta ricevuta, da parte dei Ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture, all’ultima delle tre interpellanze presentate nel giro di pochi mesi e con le quali ha ripetutamente chiesto che venissero messe in atto, al più presto, strategie permanenti ed un programma di lavori a lungo termine in grado di ridurre la pericolosità della SS 36 del Lago di Como e dello Spluga.
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Statale 36 Fragomeli (PD): “La sicurezza diventi una priorità, il Governo nomini un commissario”
“Come purtroppo è successo anche per le precedenti interrogazioni – spiega il parlamentare PD – anche in questo caso il Governo non ha voluto recepire il contenuto delle mie richieste, ovvero la necessità di definire un tavolo istituzionale tra Anas e tutte le Prefetture e Province interessate (Lecco, Monza e Brianza, Como, Sondrio), attraverso il quale definire e mettere in atto un cronoprogramma di interventi strutturali che garantiscano la messa in sicurezza e la maggiore fluidità di un’arteria stradale fondamentale per il nostro territorio. Al fine di coordinare al meglio il sopraccitato “tavolo delle istituzioni”, ho inoltre chiesto al Ministro delle Infrastrutture la nomina di un commissario. Questa figura dovrà anche essere dotata di particolari poteri, vista e considerata la candidatura della Valtellina alle Olimpiadi 2026”.
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La nuova illuminazione: utile ma non basta
“Diversamente – prosegue Fragomeli – è perfettamente inutile che i Ministeri coinvolti continuino a ribadire che le quattro province interessate già si occupano – di volta in volta e perlopiù in occasione di situazioni di emergenza – della parte di SS 36 che compete loro. Non è quello che, insieme alle istituzioni locali, ai cittadini e alle organizzazioni sociali della Brianza lecchese, ho ripetutamente chiesto con le mie interrogazioni. In breve, l’unico concreto passaggio in avanti è stata la decisione, da parte di Anas, di installare lungo le curve in zona Briosco e Capriano tutta una serie di nuovi segnalatori lampeggianti del tipo “a frusta di luce”, al fine di migliorare la percezione della prossimità delle curve stesse. Ciò, tuttavia, non è niente più che una goccia nel mare degli interventi che andrebbero programmati e messi in atto”.
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L’impegno di Fragomeli
«Da parte mia – conclude Fragomeli – continuerò nella mia azione di pressing nei confronti dei Ministeri competenti, consapevole ormai – e lo dico con profonda amarezza – che a causa dell’inerzia di questo Governo, qualsiasi problema, ritardo o incidente saranno ora definitivamente ascrivibili alla negligenza di un Esecutivo che non ha inteso rispondere adeguatamente alle molteplici segnalazioni di un territorio. D’ora in poi, sapremo chiaramente di chi è la responsabilità».