Sindacati e politica sull'infortunio mortale a Malpensa: "Ennesimo lutto che doveva essere evitato"
Domani 2 ore di sciopero a fine turno.
Questa mattina, mercoledì 12 giugno 2019, un uomo di 49 anni è morto schiacciato mente lavorare all’aeroporto di Malpensa. Riguardo questa tragedia hanno parlato il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti e i sindacati di FILT CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI DELLA LOMBARDIA.
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Tragedia sul lavoro a Malpensa, parla Astuti
“Ancora un morto sul lavoro in Lombardia, l’ennesimo lutto che doveva essere evitato. Siamo a ventitre vittime nel 2019, in linea con un tragico 2018 e in crescita rispetto agli anni precedenti. È evidente che qualcosa non va ma di questa sicurezza, la sicurezza sul lavoro, si parla sempre meno. Maurizio Mazzucchetti aveva 49 anni e da poco era stato assunto a tempo indeterminato. Esprimiamo la nostra vicinanza ai suoi familiari, ai colleghi e agli amici. Ridurre il premio Inail, come ha fatto il Governo, può anche essere un vantaggio per le aziende, ma se va a scapito della rete dei controlli, della formazione e degli indennizzi ai superstiti non si possono che avere effetti negativi e tragici – continua il consigliere regionale Pd -. Chiediamo alla Regione Lombardia a che punto sia il piano di rafforzamento degli ispettori, che doveva portare all’assunzione di 54 nuove unità, e chiediamo di rafforzare le politiche di prevenzione e di tutela della salute nel lavoro. L’aumento repentino degli incidenti mortali va fermato.”
Il commento di FILT CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI DELLA LOMBARDIA
“In questo momento vogliamo innanzitutto esprimere il nostro cordoglio e la vicinanza ai familiari ed ai colleghi del lavoratore morto, saranno poi le competenti autorità a svolgere tutte le opportune indagini e verifiche per definire quali siano state le dinamiche dell’incidente e le responsabilità. Non possiamo però esimerci dal denunciare che ci troviamo di fronte all’ennesimo episodio in cui un lavoratore esce al mattino per andare a lavorare e non rientra più a casa. Se un lavoratore rimane vittima di un incidente sul lavoro significa che qualcosa nella catena di controllo della sicurezza non ha funzionato come avrebbe dovuto, che si tratti di manutenzione, di formazione o di vigilanza sul rispetto delle norme di sicurezza.
Il numero delle morti sul lavoro in Italia ha raggiunto numeri inaccettabili: oltre 200 morti dall’inizio dell’anno, segnando un significativo aumento riferito allo stesso periodo del 2018. Non possiamo più accettare che questa strage si protragga, nel silenzio quasi totale, come se questo fosse un inevitabile prezzo da pagare. La sicurezza sul lavoro deve essere messa al primo posto dell’agenda politica del Paese. Purtroppo assistiamo da parte del Governo alla quotidiana invenzione di problemi inesistenti, senza invece affrontare le reali emergenze, quali sono le morti bianche sul lavoro. Come organizzazioni sindacali continueremo a denunciare e sensibilizzare i lavoratori, ma al contempo riteniamo doveroso lanciare anche un chiaro segnale. Per questo motivo abbiamo dichiarato per la giornata di domani 13 giugno 2019 2 ore di sciopero a fine turno per tutti i lavoratori di Dhl Express, per esprimere la solidarietà ai familiari del lavoratore morto e per denunciare le gravi situazioni di insicurezza in cui spesso si trovano a dover operare i lavoratori del trasporto merci e della logistica. Non possiamo rimanere spettatori indifferenti e non lo saremo”.