Premio produttività ai dipendenti: scontro tra sindacati e Comune di Como
Le sigle sindacali: "Nessuna risposta, di norma pagato entro la mensilità di giugno".
E' scontro tra sigle sindacali (Cgil - Cisl - Uil) e Rsu interna e Comune di Como. Al centro del contendere, oltre a mancate risposte da parte di Palazzo Cernezzi, il premio dei dipendenti comunali del 2018 contrattato lo scorso anno. L’accordo siglato a novembre 2018, prevede infatti il pagamento di circa 380mila euro per circa 800 dipendenti. Soldi che però ancora non si sono visti.
Premio produttivi ai dipendenti
"L’Amministrazione del comune di Como nonostante la sollecitazione verbale e ben due lettere trasmesse ad aprile e a maggio non ha fornito nessuna risposta alle Organizzazioni Sindacali e alla RSU interna in merito alla corresponsione della produttività del personale
relativa all’anno 2018, di norma pagato entro la mensilità di giugno" spiegano in una nota le sigle sindacali della Funzione Pubblica comasca.
"L’ultimo passo necessario per la distribuzione delle risorse sono le schede di valutazione e gli obiettivi di settore, ma sembra che questa per l’amministrazione di Como e per i Dirigenti non sia una priorità. Inoltre le schede di valutazione del 2018 sono propedeutiche alla definizione del percorso delle Progressioni economiche Orizzontali (bloccate dal 2010), che senza questo passaggio rischiano di essere un accordo solo sulla carta" prosegue la nota.
Quindi, "CGIL CISL e UIL e la RSU chiedono alla Delegazione Pubblica e all’Amministrazione di essere convocate al più presto per avere risposte certe rispetto ai tempi di pagamento del premio annuale 2018 e perché si attivi la procedura che delle progressioni economiche orizzontali per l’anno 2019 - aggiungono i sindacati - Oltre a questa mancanza di considerazione e di risposta alle richieste esplicite si sono
verificati diversi episodi in cui l’Amministrazione non ha provveduto ad effettuare l’informativa alle OO.SS. ed alla RSU nei diversi settori (quali Polizia Locale, Servizi Sociali, Asili nido solo per citarne alcuni)".
E ancora: "Anche rispetto ai fabbisogni del personale le informazioni fornite sono state date a seguito delle Delibere di Giunta, e quindi a giochi fatti. A questo si sommano le questioni aperte relativamente alla situazione del personale, tra cui la gestione dell’orario di lavoro negli uffici, l’approvazione del regolamento degli incentivi per gare e progettazione, la formazione sulla sicurezza rivolta a tutto il personale dell’ente, la situazione di sovraffollamento di alcuni settori, ed anche il problema della formazione specifica per alcune figure".
Quindi concludono: "Come definito dal contratto nazionale 'il sistema delle relazioni sindacali è lo strumento per costruire relazioni stabili tra enti e soggetti sindacali', ad oggi queste relazioni non possono definirsi stabili, e per le OO. SS. e la RSU è il momento di dare una svolta, serve un segnale da parte del Comune di Como rispetto a quale sia il modello di relazioni sindacali che intende portare avanti".