Chiuso il centro migranti di Tavernola, Martinelli: "Servono controlli per evitare diventi un covo"
Il vicesindaco Alessandra Locatelli: "Solleciteremo i proprietari della struttura affinché controllino".
Dal 30 giugno il centro migranti di Tavernola in una struttura di proprietà dei Salesiani è ufficialmente chiuso. Nelle ultime settimane infatti sono stati trasferiti gli ospiti presenti in struttura. La questione è approdata in consiglio comunale ieri sera, 1 luglio, con l'intervento del consigliere della lista Rapinese Sindaco, Paolo Martinelli.
CHIUSA A FINE 2018 ANCHE LA STRUTTURA DI VIA REGINA
Chiuso il centro migranti di Tavernola
"A Como da ieri è chiuso il centro di accoglienza di Tavernola. Ieri c'era il leader della Lega, il nostro Ministro dell'Interno Matteo Salvini, in territorio comasco. Con il suo bando prefettizio ha portato da 35 a 21-23 euro il contributo a persona al giorno per l'accoglienza e il bando è andato deserto. Il centro Salesiani con 90 stanze e al massimo 180 persone da ospitare era arrivato ad averne anche 400. Mi rivolgo alla minoranza che spesso dice che non è un business: chissà come mai abbassando il prezzo il bando è andato deserto" polemizza Martinelli.
"Io chiedo un pattugliamento della zona, non solo in centro città ma anche nel quartiere perché la gente ora è contenta ma è anche preoccupata. Ci troviamo una struttura privata che, senza vigilanza o pattugliamento, sarà un covo di persone che cercheranno di entrare a dormire come accade in via Tibaldi dove tutte le notti c'è qualcuno che cerca di entrare anche solo per qualche ora" spiega il consigliere di Rapinese Sindaco.
La risposta del vicesindaco Locatelli
Già ieri sera non è mancata la risposta del vicesindaco leghista Alessandra Locatelli che ha spiegato: "E' un sollievo sapere che un quartiere come Tavernola, congestionato dalla presenza di numerosi clandestini, finalmente può essere alleggerito da una situazione che per tanti anni ha sacrificato i residenti e la sicurezza. Sono consapevole che purtroppo ci possano essere dei rischi di infrazione delle strutture. Per quel che riguarda quelle comunali stiamo cercando di murare o di vigilare, dove ci sono accessi incontrollati. Per quel che riguarda le strutture private potrebbe essere nostra cura, dopo il suggerimento del consigliere Martinelli e di concerto con l'assessore alla Sicurezza Elena Negretti, informare i privati di fare i dovuti controlli altrimenti rischiano in prima persona delle multe".