E’ stata presentata questa mattina dalla deputata comasca del Partito Democratico Chiara Braga un’interrogazione al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede in seguito alla denuncia del comparto sicurezza della Cisl dei Laghi che nei giorni scorsi ha parlato di una situazione del Bassone di Como ormai “al tracollo”.
Bassone Como Braga annuncia “Presentata interrogazione”: l’obbiettivo
“Chiedere un adeguamento del numero degli agenti di polizia penitenziaria della Casa Circondariale del Bassone di Como ad oggi sotto organico, oltre ad un intervento volto a prevenire le aggressioni e le forme di violenza a danno, in particolare, degli agenti di polizia sottoposti negli ultimi mesi ad atti ostili e aggressioni sempre più frequenti e non più tollerabili”, queste le importanti motivazioni che hanno mosso la deputata.
Una situazione violenta e critica
“All’interno del carcere – precisa la Braga – si vivono condizioni di forti tensioni che sempre più spesso sfociano in azioni violente contro gli operatori penitenziari, azioni che certamente il sovraffollamento dei detenuti, le disfunzioni organizzative e strutturali e soprattutto la carenza del numero degli agenti contribuiscono ad alimentare”. L’ultimo episodio di violenza è scoppiato alla fine di giugno, quando un detenuto ha colpito al volto un agente.
Una questione molto spesso sottovalutata
Nell’interrogazione presentata, l’esponente dem comasca pone inoltre l’attenzione su una questione molto spesso sottovalutata, quella dei malati mentali autori di reati. “La presenza al Bassone di diversi detenuti affetti da patologie psichiatriche, per i quali per legge
è prevevista la riabilitazione all’interno di strutture sanitarie dedicate, come le Rems – Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, sta creando ormai giornalmente gravi problemi di sicurezza e incolumità al personale di vigilanza, ai medici, agli infermieri e agli altri operatori del carcere oltre che disagi rilevanti alle condizioni di convivenza con gli altri detenuti. Per questo ho anche chiesto al Ministro di garantire adeguate cure ai detenuti che soffrono di patologie psichiatriche, che risultano senza dubbio difficili da gestire” chiude l’intervento Chiara Braga.