Fontana, Fermi e Brivio incontrano in Regione i 300 nuovi sindaci lombardi
Il Presidente Fermi ha ringraziato i Sindaci presenti per aver dato la loro disponibilità ed essersi messi in gioco in prima persona, ricordando come proprio in quest’ultima tornata elettorale, in ben 188 Comuni lombardi su 995 si è presentato un solo candidato sindaco
“Oggi ci attende una grande sfida, che non vede in gioco solo il futuro delle autonomie locali, ma soprattutto quello della straordinaria cultura della partecipazione da sempre caratteristica distintiva della società lombarda. Una società libera non ha bisogno di Commissari, ma di partecipazione e di responsabilità diffusa e personale. Le cause di una crescente disaffezione alla partecipazione della vita pubblica sono numerose e riguardano in generale l’indebolimento progressivo delle autonomie locali, attraverso la riduzione sempre maggiore della rappresentanza e del numero di Consiglieri, le indennità di carica ridottissime a fronte di una responsabilità crescente, i rischi incombenti di finire in tribunale per atti compiuti in buona fede. Ora però è venuto il tempo di cambiare, non possiamo più lasciare ulteriore spazio ai fautori dell’antipolitica e alla demagogia. Il Governo deve dare subito risposte certe sull’autonomia, non si può più perdere altro tempo. Il percorso di autonomia che abbiamo avviato, per i Comuni deve diventare l’occasione per rinsaldare la dignità e l’importanza dei Sindaci e degli amministratori locali.”
Lo ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi oggi a Palazzo Lombardia, dove insieme al Presidente della Giunta regionale Attilio Fontana e al Presidente di Anci Lombardia Virginio Brivio ha incontrato 300 sindaci lombardi neoletti in occasione delle elezioni amministrative del 26 maggio scorso.
Fontana, Fermi e Brivio incontrano in Regione i 300 nuovi sindaci lombardi
Il Presidente Fermi ha ringraziato i Sindaci presenti per aver dato la loro disponibilità ed essersi messi in gioco in prima persona, ricordando come proprio in quest’ultima tornata elettorale, in ben 188 Comuni lombardi su 995 si è presentato un solo candidato sindaco espressione di una sola lista, mentre in 16 casi addirittura non si è presentato nessuno, con il conseguente commissariamento del Comune.
“E’ la spia di un malessere che denuncia una disaffezione per la vita politica amministrativa –ha proseguito Fermi-, ma ora dobbiamo diventare capaci di comunicare il buon governo dei nostri Comuni. Dobbiamo rivendicare con chiarezza il valore del lavoro dei Sindaci a cui deve essere riservata un’indennità di carica adeguata e dignitosa, commisurata alla responsabilità e alle prerogative che esercitano” ha aggiunto il Presidente del Consiglio regionale lombardo, che ha concluso auspicando come “la ripresa di un municipalismo interprete reale dei bisogni delle Comunità e di un regionalismo responsabile e cooperativo devono essere le priorità della Lombardia, che sarà chiamata nei prossimi mesi a mettere in campo azioni e provvedimenti legislativi in tale direzione che possono essere di riferimento anche per le altre Regioni”.
Il Governatore Fontana
“Quello del sindaco è un lavoro esaltante, gratificante e allo stesso tempo molto difficile. Mi fa piacere vedere tra di voi tanti giovani e molte donne” ha detto il Governatore Fontana. “Uno dei complimenti che più’ mi fa piacere è quando mi sento dire di essere bravo perchè si vede che ho fatto il sindaco, per questo vi dico che potete sempre contare su di me e più in generale sulla Regione. Il vostro è un impegno importante e complesso, fortunatamente sembra che in questi ultimi periodi le cose stiano un po’ migliorando e che ci sia qualche risorsa economica in più per compiere interventi a favore della vostra comunità”.
Un ultimo accenno il presidente Fontana lo ha rivolto all’Autonomia: “Se diventasse realtà, contrariamente a quanto qualcuno artatamente e ostinatamente vuol far credere, nessuno
ci ‘rimetterebbe’, anzi, tutti, nell’intero Paese, godrebbero di benefici che renderebbero più agevole il compito dei sindaci e piu’ in generale la vita dei cittadini”.