Il 25 luglio, gli agenti dell’Ufficio prevenzione Generale hanno fermato e controllato in via Aldo Moro vicino alla Stazione FS Como Nord Borghi due donne, una poi risultata minorenne, che secondo le segnalazioni si aggiravano per le vie del centro suonando insistentemente al campanello di alcune abitazioni e, accertatesi che non ci fosse nessuno all’interno, cercavano di forzare la serratura.
Fermate due donne a Como: sotto la maglia materiale per scassinare serrature
Fermate le due donne hanno riferito agli operatori di essere parenti, di nazionalità croata, di vivere in una roulotte senza fissa dimora senza riuscire a fornire una spiegazione circa la loro presenza nel luogo del controllo. Visti i sospetti destati e considerato che entrambe erano sprovviste di documenti identificativi, gli agenti hanno deciso di accompagnarle in Questura per procedere ad un accurato controllo.
Giunti in Questura durante le operazioni di fotosegnalamento a seguito delle quali una delle donne, tale Pantic S., sedicente cittadina croata, è risultata avere numerosi alias e tre condanne di patteggiamento per furto in abitazione e numerosi precedenti di polizia per furto in abitazione, tentativo di furto e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli, si è mostrata particolarmente nervosa. Il suo atteggiamento ha insospettito ancora di più gli operatori che notando un rigonfiamento sotto la maglia della donna hanno deciso di procedere ad una perquisizione personale della stessa ed è così che hanno rinvenuto e sequestrato numerosi arnesi atti allo scasso, tra cui tre cacciavite e una chiave inglese, oggetti sicuramente utilizzati dalle due donne per aprire o sforzare serrature, pertanto la stessa è stata denunciata per il reato di possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli. A suo carico risultava, inoltre, un rintraccio per notifica di un ordine d’esecuzione per la carcerazione e decreto sospensione del medesimo emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Brescia per il reato di furto in abitazione che le è stato notificato. La Pantic ha pertanto 30 giorni di tempo per chiedere una misura alternativa alla detenzione.
Per l’altra donna, risultata minorenne e con precedenti di polizia per violazione di domicilio, furto, ricettazione, possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli, è stata data comunicazione al P.M. di turno del Tribunale per i Minorenni che valuterà le misure da adottare.