Maestà sofferente vandalizzata: responsabili due 25enni canturini

L'assessore Cattaneo: "Ora davanti al giudice dovranno rispondere del reato".

Maestà sofferente vandalizzata: responsabili due 25enni canturini
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A pochi giorni dall'installazione dell'opera di Gaetano Pesce, in piazza Garibaldi a Cantù, "Maestà Sofferente" era stata vandalizzata: una delle 140 frecce era stata piegata. Finalmente i responsabili sono stati identificati.

Maestà sofferente vandalizzata

"Presi! Grazie allo straordinario lavoro del comandante Vincenzo Aiello e dei suoi uomini, con l’utilizzo delle immagini delle nostre telecamere abbiamo potuto individuare e denunciare i due vandali della Maestà sofferente!! Ora davanti al giudice dovranno rispondere del reato previsto dall'articolo 635 del c.p. che prevede una pena da *sei mesi a tre anni* per chi danneggia cose di interesse artistico o storico!" ha scritto su Facebook l'assessore alla Sicurezza del Comune di Cantù, Maurizio Cattaneo. 

I fatti

L'attività di Polizia Locale di Cantù si è mossa attraverso due filoni, da un lato con l'incrocio delle immagini tra le telecamere presenti in piazza Garibaldi e nelle vie attigue per ricostruire i movimenti dei due soggetti; successivamente, in modo più tradizionale, con la diffusione delle foto segnaletiche in quelle che erano stati individuati come i gruppi che gli stessi frequentano.

Sentitosi ormai braccati, si è palesata la volontà dei due vandali di presentarsi negli uffici di via Vittorio Veneto per alleggerire la loro posizione. Agli uomini del nucleo di Polizia Giudiziaria, alle 19 di venerdì, i due ragazzi canturini di 25 anni, hanno ammesso di aver danneggiato l'opera in preda all'eccitazione dovuta a una serata di festeggiamenti in compagnia, chiedendo scusa all'intera comunità per il vile gesto.

Gli indagati dovranno rispondere del reato che prevede una pena da sei mesi a tre anni per chi danneggia cose di interesse artistico o storico.

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