Pallacanestro Cantù domenica contro Cremona

Pallacanestro Cantù domenica contro Cremona
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Insieme alla Dinamo Sassari, affrontata dall’Acqua S.Bernardo nel turno precedente di LBA, la Vanoli Basket Cremona – prossima avversaria di Cantù in campionato - è stata senza dubbio la squadra rivelazione della passata stagione, capace di vincere contro ogni pronostico la scorsa edizione della Coppa Italia e di raggiungere, dopo il trionfo nella kermesse di Firenze, anche i playoff da seconda classificata in regular season, davanti alla Reyer Venezia, futura campionessa d’Italia.

Pallacanestro Cantù domenica contro Cremona

Venezia che poi, proprio in post season, negò alla Vanoli di coach Romeo Sacchetti l’accesso a quella che sarebbe stata una storica finale scudetto, sfumata alla formazione allenata dal CT della Nazionale italiana solamente in Gara 5. Inevitabile, dunque, un’estate di rifondazione dopo una stagione pressoché perfetta e dopo le partenze eccellenti di giocatori del calibro di Andrew Crawford, Mangok Mathiang e Giampaolo Ricci. Il nuovo ciclo però, iniziato con un
budget più contenuto e con l’obiettivo minimo della salvezza, è ripartito da alcune certezze importanti, su tutte la conferma del magico duo Meo Sacchetti-Travis Diener che, oltre ad avere forte empatia, è indubbiamente l’anima della squadra. Dalla riconferma del coach e del capitano a un altro rinnovo importantissimo: quello di Wesley Saunders, giocatore di grande talento che, dopo il vuoto lasciato da Crawford, è chiamato a vestire i panni del leader tecnico, primo violino in attacco e punta di diamante della squadra. La Vanoli ha scelto di ripartire anche da altri due elementi come Michele Ruzzier e Vojislav Stojanovic, i quali lo scorso anno hanno saputo ritagliarsi un ruolo importante, specialmente il primo, migliorato a tal punto da partire spesso titolare al posto di Diener. Quest’anno, se ingrana almeno quanto la stagione precedente, può ambire anche a un posto in azzurro, visto il ritiro dalla Nazionale di Daniel Hackett. La S.Bernardo sfiderà la Vanoli domenica sera per la settima giornata di LBA, con palla a due al “PalaRadi” di Cremona alle ore 21:00, diretta in chiaro su Rai Sport HD.

Qui Cremona

Come Cantù, la Vanoli ha già osservato un turno di riposo in LBA, alla prima giornata, ottenendo in seguito un bilancio di tre sconfitte e due vittorie per un totale di quattro punti, anche in questo caso come la S.Bernardo. Dopo il successo all’esordio stagionale contro Treviso, in un finale di partita al cardiopalma, Cremona ha perso tre delle successive quattro partite, perdendone due di fila con Virtus Roma e Reggio Emilia, salvo poi riprendersi nel migliore dei modi, facendo l’impresa in casa contro Milano. Percorso analogo proprio a quello di Cantù che, dopo aver vinto a Brindisi, è uscita sconfitta contro Reggio e Venezia, vincendo poi con Trento ma perdendo con Sassari lo scorso weekend. Idem la Vanoli, che dopo aver battuto l’Olimpia si è dovuta arrendere allo strapotere di Venezia, vittoriosa lo scorso sabato con un autoritario 67 a 55 finale. La formazione di coach Sacchetti si appresta ad affrontare il derby lombardo con il roster non al top della forma: sia Diener che Ruzzier, infatti, pur non essendo fisicamente al meglio, dovrebbero andare quantomeno a referto. Entrambi hanno saltato la trasferta in laguna ma per il match con Cantù dovrebbero recuperare in tempo. In settimana i due playmaker sono tornati ad allenarsi con il resto della squadra, dunque, possibile che almeno uno dei due possa partire in quintetto per la situazione di emergenza in quel ruolo.

Qui Cantù

Vincendo al “PalaRadi”, la compagine allenata da coach Cesare Pancotto tornerebbe a dare un po’ di equilibrio al proprio bilancio iniziale, stabilizzandosi sul 50% di vittorie dopo sei gare disputate. Sarà proprio Pancotto il grande ex della partita, in passato sulla panchina di Cremona dal 2013 al 2016, per tre stagioni e mezzo, prima di scendere in A2 per allenare la Poderosa Montegranaro. Al termine dell’annata sportiva 2015-2016, alla guida della Vanoli vinse il premio di miglior allenatore dell’anno, chiudendo con un sorprendente e storico quarto posto in Serie A. Quanto alla condizione della squadra, la S.Bernardo si appresta ad affrontare il derby lombardo con la Vanoli al completo, anche se Yancarlos Rodriguez e Jason Burnell non sono al top. Il primo ha avuto in settimana un piccolo fastidio a una spalla, mentre il
secondo convive con dei problemi intestinali.

Il quintetto avversario

Se recuperato, in regia dovrebbe partire titolare Diener, play classe ’82 nativo del Wisconsin. Tornato a giocare nel 2017 dopo 3 anni di inattività, il prodotto di Marquette University è alla terza stagione consecutiva con la Vanoli. Contro Cantù, il capitano di Cremona staccherà la presenza in Serie A numero 220, oltre a vantare 2286 punti, 552 rimbalzi e 1060 assist (10.8 punti, 2.6 rimbalzi e 5 assist di media). Nel proprio palmarès conta 2 Coppe Italia, di cui una vinta da MVP con i colori di Sassari. Per lui anche un passato in NBA, dove in cinque anni (dal 2005 al 2010) ha collezionato 179 presenze con le canotte di Orlando Magic, Indiana Pacers e Portland Trail Blazers. Dal 2013, dopo aver partecipato agli Europei con la maglia della Nazionale azzurra, gioca da italiano. Al fianco di Diener dovrebbe partire Jordan Mathews, tiratore californiano nato a Santa Monica, uscito due anni fa dai Bulldogs di Gonzaga, ottima università americana. Ha alle spalle solo due stagioni: una disputata in G-League e una in Danimarca, dove ha fatto registrare quasi 20 punti a partita con il 40% da tre. In questo avvio di stagione, da esordiente, ha prodotto finora 12.4 punti in 24’ di media, partendo in quintetto quattro volte su cinque. L’ala piccola titolare, che all’occorrenza può anche scalare nello spot di guardia, è il già citato Saunders, 26 anni, anche lui californiano come Mathews. Per il losangelino, laureatosi alla prestigiosa università di Harvard, si tratta della seconda stagione in Italia, dopo due anni in G-League e uno in Finlandia. Al suo primo anno in Italia, nella stagione 2018-’19 ha chiuso con ottime medie: 11.6 punti, 6.6 rimbalzi e 3.3 assist, come già detto forse un po’ soffocato dalla presenza di Crawford che lo ha relegato al ruolo di secondo violino.

Non a caso in questa stagione è partito fortissimo con quasi 17 punti a partita, a cui si sommano anche 7 rimbalzi e 4.4 assist di media. L’ala grande è il classe ’92 Matt Tiby, nativo dell’Iowa. In carriera ha giocato in Ungheria, Belgio e Turchia, dove prima di sbarcare a Cremona ha prodotto 11.4 punti e 5.4 rimbalzi di media in un campionato di altissimo livello come quello turco. Finora ha avuto un inizio altalenante: sempre in doppia cifra nelle prime tre partite (12.3 di media), ha poi avuto un calo nelle ultime due partite, dovuto anche alle avversarie incontrate, Milano e Venezia, in cui ha prodotto 2 e 8 punti. A chiudere lo starting five è il centro croato Josip Sobin, 30 anni, di Spalato. Tra i giocatori più esperti della squadra di coach Sacchetti, Sobin è reduce da un triennio in Polonia, all’Anwil, dove ha conquistato due campionati polacchi. Sul curriculum vanta anche un’annata nella lega più competitiva d’Europa, la Liga ACB, dove ha giocato per Fuenlabrada. All’esordio in Italia, dopo sei giornate di campionato ha fatto registrare 6.4 punti e 6.2 rimbalzi di media in 20’ di impiego a partita.

La panchina avversaria

Sulla carta il regista di riserva è Michele Ruzzier, play triestino di 26 anni alla terza stagione in maglia Vanoli. Conta 156 presenze nel massimo campionato italiano, in cui è a meno dieci dal traguardo dei 300 assist. In passato ha giocato per Trieste, Reyer Venezia e Fortitudo Bologna. Quest’anno ha già saltato tre partite per infortunio, tuttavia con Cantù ci sarà sicuramente. È poi il turno di Topias Palmi, guardia tiratrice nata in Finlandia, di 25 anni. È un giocatore molto interessante che, però, in Italia non ha ancora avuto modo di esprimere tutte le sue qualità. MVP lo scorso anno del campionato finlandese con 17.3 punti e 5.6 rimbalzi di media, Palmi a Cremona non sta giocando molto (solo 12’ di media) ma riesce comunque ad essere efficace quando chiamato in causa (5.6 punti). Da un giocatore con personalità come Palmi a un altro elemento con ancor più personalità, Stojanovic, ala serba di due metri con un forte animo battagliero. Nonostante la giovane età, il 22enne di Belgrado è già alla quinta stagione in Serie A, dove ha segnato oltre 750 punti in neppure 100 presenze. Arrivato a Cremona lo scorso inverno, a stagione in corso, quest’anno coach Sacchetti gli sta dando fiducia, concedendogli un minutaggio che si aggira sui 20’ a partita, in cui l’ex Capo d’Orlando e Torino produce 8 punti e 4.4 rimbalzi di media. A fine 2018 ha firmato un contratto triennale, cosa che in estate hanno fatto anche Palmi, Nicola Akele e Niccolò De Vico, sintomo che alla Vanoli hanno le idee chiare, con un progetto serio e a lungo termine. Nel reparto ali figurano proprio Akele e De Vico, entrambi molto versatili. Se il primo nasce originariamente come ala piccola, il suo ruolo a Cremona è principalmente quello di ala grande, spot ricoperto sia in A2 a Roseto lo scorso anno che al college, dove ha persino fatto il “cinque”. Quanto a De Vico, brianzolo classe ’94 che negli ultimi due anni
ha giocato a Reggio Emilia, il suo ruolo principale è anche in questo caso quello di ala piccola ma, a differenza di Akele, oltre a poter fare il “quattro”, è in grado anche di scalare da guardia. Nato a Monza, dal 2010 al 2017 è stato una bandiera della Pallacanestro Biella, iniziando dalle giovanili, concludendo poi da capitano della Prima Squadra. Meno conosciuto e, pertanto, con più curiosità da scoprire, è Akele, che giovedì prossimo spegnerà 24 candeline. Nato a Treviso, l’ala italiana di origini congolesi è reduce da un ottimo campionato disputato a Roseto, dove ha fatto registrare 13.4 punti e 6.9 rimbalzi. In Serie A aveva già esordito nell’annata 2013-’14, giocando appena maggiorenne ben 10’ di media con i colori della Reyer Venezia. A fine stagione la coraggiosa scelta di spostarsi negli USA, dove prima frequenta l’high school e, poi, si iscrive al college, giocando per tre anni in NCAA con l’università del Rhode Island. Ha fatto tutte le trafila giovanili in azzurro, partecipando anche a due Europei U20. Per lui anche qualche presenza con la Nazionale Sperimentale. A completare un roster profondo ci sono Giulio Gazzotti e Giacomo “Jack” Sanguinetti, play toscano di 29 anni nato a Pietrasanta, in provincia di Lucca, arrivato a Cremona verso il finale della passata stagione per allungare le rotazioni, come polizza in caso di infortuni del duo Diener-Ruzzier. Gazzotti, invece, è alla quarta stagione in maglia Vanoli, la terza consecutiva. Lungo scuola Virtus Bologna, Gazzotti è un classe ’91, bolognese di nascita, con all’attivo oltre 200 presenze in LBA, anche se molte di queste con un ruolo spesso marginale.

I precedenti

Sono venti in totale i precedenti tra Pallacanestro Cantù e Vanoli Cremona. I brianzoli sono avanti nei confronti con 14 successi, contro le sole 6 vittorie di Cremona. In casa della Vanoli, la compagine canturina ha saputo vincere ben cinque volte su dieci partite giocate. L’ultima volta Cantù è stata corsara con un netto 96 a 79 finale, dopo essere stata avanti anche di 26 lunghezze nel corso del match. Nell’ultimo confronto disputato al “PalaRadi” furono decisivi gli ex biancoblù Davon Jefferson e Frank Gaines, autori di 47 punti in due.

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