Le opere della fotografa Enza De Paolis protagoniste di un libro di Italia Arte STORIE SOTTO L’ALBERO

Il Giornale di Cantù regala ai lettori di Giornaledicomo.it le più belle storie raccontate nel corso del 2019 sulle pagine del nostro settimanale.

Le opere della fotografa Enza De Paolis protagoniste di un libro di Italia Arte STORIE SOTTO L’ALBERO

CANTÙ – Le opere della fotografa canturina Enza De Paolis protagoniste di un libro della collezione Italia Arte. Sabato 11 maggio alle 17, al Museo MIIT di Torino verrà presentato da Guido Folco, direttore del MIIT e di Italia Arte, il libro che riassume il lavoro e le opere di Enza De Paolis. Per l’occasione verrà allestita una personale dell’artista.

Le opere della fotografa Enza De Paolis protagoniste di un libro di Italia Arte

L’editing del libro, dal titolo «Dal buio alla luce – La conquista di un’identità» è stato curato dalla professoressa Anna Maria Catalucci Del Sole, critico letterario e d’arte, che così descrive l’opera che ha come unico interprete la fotografa De Paolis: «Ho visto nascere, crescere, prendere forma questo volume: testimonianza di una vocazione prima custodita nell’intimità di un animo chiamato dalla vita a dure prove e a una quotidianità di dignitoso lavoro, espressa poi con evidenza di riconoscimenti e conferme in campo nazionale e internazionale. Enza De Paolis fotografa dei laghi, dei cieli, dei fiumi, dei vecchi mulini, delle pozze d’acqua della Brianza è l’esempio di chi non vuole arrendersi al grigiore della storia e della cronaca, di chi non permette che l’o cchio fotografico sia solo testimonianza del vuoto, della miseria e della meschinità dei nostri giorni. Per la fotografa ogni aridità, ogni degrado, non può oscurare il bisogno di bellezza e di poesia da parte dell’uomo.

I temi scelti

Bellezza e poesia che Enza riesce a individuare in un riflesso luminoso, in un fiore, in un tramonto della sua Brianza, resa unica dal suo occhio che fruga, indaga, svela il mistero cultura la fotografa Enza De Paolis e la copertina del liro «Dal buio alla luce» di forme di volta in volta effimere, perturbanti, cromaticamente rigorose o iperrealistiche. Così lo scenario lacustre dei laghi di Annone, del Segrino, di Alserio, di Pusiano si lega misteriosamente coi luoghi “male detti”di Testori: Barni, la conca di Crezzo con le polle sorgive del Lambro, per una ricerca che non si chiude con questo volume. Esso è infatti un primo bilancio aperto a nuove sperimentazioni e a suggestive anticipazioni». Enza De Paolis racconta quest ’opera, in cui è facile ritrovare lo stesso senso di libertà che caratterizza le sue fotografie: «E’un libro che parla di libertà, dove c’è tutta me stessa. Attraverso la scrittura ho voluto creare un dialogo con le mie fotografie, ho voluto esprimere il mio senso di libertà desiderata e conquistata attraverso la creatività fotografica. Un linguaggio che mi consente di esprimere e difendere quello in cui credo, a partire dal lavoro e della famiglia. La libertà che intendo io è una vera rivoluzione che nasce dentro di me, un’analisi introspettiva che mi ha permesso di liberare il sogno che avevo dentro. Nelle mie immagini coesiste il simbolo di chi desidera sospendere la corsa frenetica della vita per un attimo, una sosta che mi ha permesso di riflettere, di godere il bello che mi circonda. Anche se attorno a me tutto scivola e corre molto velocemente, straordinario è il senso della libertà di scegliere la propria vita con coraggio e determinazione». «Un autentico viaggio nelle pieghe più intime di una personalità complessa, profonda e genuina come quella dell’autrice», così Folco, direttore del MIIT, propone u n’intrigante anticipazione del libro che verrà presentato sabato prossimo e che nei prossimi mesi sarà a disposizione del grande pubblico.

(Giornale di Cantù, 5 ottobre 2019)