Pallacanestro Cantù domani l'esame Pistoia

Appuntamento domani alle 19.

Pallacanestro Cantù domani l'esame Pistoia
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Storicamente, la trasferta di Pistoia non è mai facile per nessuno: un po’ per l’atmosfera rovente che si respira all’interno del magico “PalaCarrara”, un po’ perché tre stagioni fa, in casa, la formazione in maglia biancorossa fu capace di vincere 13 gare su 15, lasciando a bocca asciutta tante big del campionato.

Pallacanestro Cantù domani l'esame Pistoia

A cadere quell’anno furono anche i brianzoli, sconfitti dopo un tempo supplementare per 94 a 87. Era il 19 dicembre del 2016 e Zabian Dowdell, attuale playmaker titolare di Pistoia, all’epoca vestiva la canotta della Pallacanestro Cantù, con cui perse la sfida in terra toscana nonostante una splendida performance individuale da 14 punti e 10 assist. A Pistoia, la spinta del tifo si sente eccome e il pubblico pistoiese, con fierezza, a ogni partita ama ricordarlo al proprio avversario con un ineguagliabile striscione appeso sopra la curva di casa, a guardare tutto il campo e che, testualmente, recita "A Pistoia non puoi vincere, al massimo puoi segnare più di noi". Uno status symbol che rappresenta una città e una tifoseria intera, pronta a ricevere nella propria tana l’Acqua S.Bernardo di coach Cesare Pancotto, impegnata domani sera alle ore 19:00 contro la OriOra, per la nona giornata di LBA. Al “PalaCarrara”, i canturini sono reduci da due vittorie consecutive in altrettanti precedenti, tuttavia la trasferta toscana è stata per Cantù stregata per molto tempo, sconfitta dai padroni di
casa per quattro stagioni in fila. Dal primo storico campionato in Serie A dei biancorossi, datato 2013-’14, la compagine canturina è caduta a Pistoia quattro volte consecutive, sino al successo dello scorso 4 novembre 2017, quando l’allora Red October di coach Marco Sodini - grazie alla straripante performance dell’ex biancoblù Randy Culpepper, autore di 36 punti - sfatò il tabù vincendo per 93 a 82. Cantù, questa volta targata S.Bernardo e guidata in panchina da coach Nicola Brienza, ci prese gusto anche l’annata seguente, andando a espugnare il palasport di via Fermi con un rotondo +10 finale (74- 84). Era il 27 aprile scorso. Non c’è due senza tre: domani a Pistoia capitan Andrea La Torre e compagni andranno a caccia del tris, che garantirebbe nelle tasche canturine la quarta vittoria stagionale, portando così, dopo otto partite disputate, la S.Bernardo a quota otto punti in classifica.

Qui Pistoia

Sono già otto, invece, le gare disputate dalla OriOra, la quale non ha ancora osservato il turno di riposo come Cantù. Una sola affermazione finora per la squadra pistoiese, mentre sono sette le sconfitte rimediate, causate anche da un calendario con sfide quasi impossibili da vincere. La squadra allenata dal 37enne Michele Carrea, all’esordio assoluto in LBA dopo quattro stagioni alla Pallacanestro Biella, ha infatti già giocato contro corazzate come Virtus Bologna e Olimpia Milano, oltre ad aver affrontato trasferte molto impegnative a Trento, Treviso e Bologna (sponda Fortitudo), su alcuni dei
campi più caldi dell’intera Serie A. Milano, appunto: la OriOra è reduce dal “Monday Night” del Forum, dove nell’ultimo turno di campionato ha perso per 83 a 63, avendo tuttavia buoni riscontri da un paio di giocatori italiani: Aristide Landi e Carl Weathle, entrambi a referto in doppia cifra e in crescita dopo qualche difficoltà incontrata in avvio di stagione.

Qui Cantù

Quella di domani sera sarà una sfida nella sfida: i capitani delle due squadre, infatti, Andrea La Torre da una parte e Gianluca Della Rosa dall’altra, fuori dal campo sono grandi amici, tanto da passare le vacanze insieme ogni estate. 22 anni il primo, 23 il secondo: un duello tra due capitani non solo amici ma anche giovani e italiani, un plus per tutto il
movimento cestistico tricolore. Alla partita di domani, la squadra canturina ci arriva al completo, con il solo Andrea Pecchia non al top della forma dopo che in settimana, causa influenza, è stato costretto a saltare qualche seduta di allenamento.

Il quintetto avversario

35 anni compiuti un paio di mesi fa, in regia spicca il già citato Dowdell, americano della Florida, nato nei pressi della nota e splendida Palm Beach. L’ex canturino, che ha frequentato il prestigioso college di Virginia Tech, arriva per la prima volta in Italia passando da Casale Monferrato, dove – dopo l’anno da rookie trascorso al Nancy, con cui vince il titolo francese – segna ben venti punti a partita nell’allora campionato di Legadue. Poi, la svolta: dall’esordio in Eurolega con la maglia di Malaga, al fugace passaggio in NBA, dove colleziona 24 gettoni con la maglia dei Phoenix Suns, a 5 punti e 2 assist di media. Lasciati gli States, il playmaker inizia un lungo girovagare che lo porta nuovamente in Spagna, Italia e Francia, oltre alle inedite esperienze in Russia e Belgio, che si sommano a quella in Lituania, dove riabbraccia l’Eurolega con i colori della Lietuvos Rytas, con cui segna 12 punti di media. A Cantù gioca venti partite nella stagione 2016-
’17, totalizzando 13.1 punti e 5.4 assist. Al suo fianco, da guardia, il 29enne belga Jean Salumu, nato tra le Fiandre e la provincia di Anversa. Nel 2018, in Belgio, ha vinto il premio di MVP del massimo campionato locale, diventando il primo e finora unico giocatore belga a vincere tale premio. Colonna portante anche della Nazionale maggiore belga, con cui ha partecipato a ben due Europei, lo scorso anno Salumu ha vestito la canotta della Pallacanestro Varese, arrivato a stagione in corso per sostituire l’italo argentino Pablo Bertone. Grazie a una buona taglia fisica e a una discreta fisicità, all’occorrenza può ricoprire anche il ruolo di ala piccola. Con il 43.5% da oltre l’arco è, al momento, il miglior tiratore di Pistoia (10/23). Il “tre” titolare è l’idolo Terran Petteway,  amatissimo dalla tifoseria pistoiese, uno dei giocatori più incisivi e di maggiore talento passati da Pistoia nei suoi 19 anni di storia. 27 anni il mese scorso, nativo di Galveston, nel Texas, Petteway fa ritorno in biancorosso dopo due anni trascorsi tra Nanterre, Paok Salonnico e Sassari, esperienza finita anzitempo dopo essere stato messo fuori squadra. Fa ritorno a Pistoia, dunque, dove aveva già giocato con ottimi risultati in quella stagione 2016-’17 che l’allora The Flexx chiuse con 13 successi casalinghi su 15 gare di regular
season, in cui, in una di queste, realizzò la bellezza di 43 punti con 10 su 14 da tre. In questa sua seconda parentesi pistoiese ha prodotto finora 14.4 punti di media, secondo miglior marcatore della squadra alle spalle di Justin Johnson, ala forte titolare della OriOra, che produce 16 punti a partita. Classe ’96 del Kentucky, Johnson - che è un esordiente - è una delle rivelazioni più belle della LBA, reduce da una annata a Cagliari in Serie A2, in cui lo scorso anno ha prodotto
16.7 punti e catturato 9.2 rimbalzi di media nel suo anno da rookie. Giocatore dal fisico possente, tanto da giocare a football, oltre che a basket, Johnson dispone anche di una discreta mano da oltre l’arco, come dimostra il 38% da tre in maglia cagliaritana. Pericoloso sul perimetro, in questo avvio di stagione l’ala cerca la soluzione da fuori almeno quattro volte a partita, tuttavia senza arrivare neppure al 35%. Ai punti aggiunge anche tanti rimbalzi, 8.4 di media, secondo in tutta la lega al pari del “sassarese” Dyshawn Pierre, dietro solo a Jeremy Simmons di Varese che ne cattura addirittura più di 10 a partita. A chiudere lo starting five è il pivot australiano Angus Brandt, 30 anni, di Sidney. Dopo cinque anni di college negli Stati Uniti, a Oregon State Univesity, ha esordito nella squadra della sua città natale, i Kings, passando poi ai rivali dei Wildcats. Con la formazione di Perth ha vinto ben due titoli di NBL negli ultimi tre anni, prima di lasciare l’Australia per la Serie A. In Italia è partito con il piede giusto: 11.2 punti e 7.7 rimbalzi di media in 26’ di impiego, queste le sue medie in sei partite giocate.

La panchina avversaria

Il primo ad alzarsi dalla panchina è un altro lungo molto fisico, Aristide Landi, che contribuisce con oltre 7 punti e oltre 4 rimbalzi a partita. Con 19’ di utilizzo, è per minutaggio il sesto uomo della squadra. Nonostante la stazza imponente, il lucano è un altro giocatore molto pericoloso sul perimetro, con una mano molto educata che sfiora il 40% da tre. Alla soglia dei 26 anni ha trovato la sua dimensione nel massimo campionato italiano, dopo tanta A2. Può giocare indistintamente nei ruoli di ala grande e centro. L’altra pedina molto utilizzata da coach Carrea è il pistoiese di origine Lorenzo D’Ercole, tiratore che, quando in striscia, sa fare male a qualsiasi difesa avversaria. È una combo guard e in campo gioca 18’ di media abbondanti. A ridosso dei 32 anni gioca la sua prima stagione in carriera nella squadra della sua città, dopo aver indossato negli ultimi quattro anni le importanti maglie di Sassari e Avellino, entrambe due stagioni
ciascuna. Dalla panchina parte anche Carl Wheatle, ala piccola londinese ma di formazione italiana. Membro della Nazionale britannica dal 2017, l’ex capitano di Biella (il più giovane di sempre della storia del club rossoblù) è un fedelissimo di coach Carrea, con il quale l’esterno ha avuto modo di lavorare per ben quattro anni. In 17’ di media abbina 4 punti e 3 rimbalzi a partita. 21 anni, è all’esordio assoluto in LBA. Chiudono le rotazioni capitan Della Rosa - alla terza stagione consecutiva a Pistoia – e Andrea Quarisa, centro classe 1992 reduce da un biennio in Serie A2 con Jesi prima e Verona poi. Domani sera, quest’ultimo, ritroverà il general manager Daniele Della Fiori, con cui ha condiviso lo scorso anno la sua esperienza alla Scaligera.

I precedenti

Sono solamente dodici le gare disputate tra Pallacanestro Cantù e Pistoia Basket 2000, con i biancoblù in vantaggio grazie a sette successi maturati, contro i cinque dei toscani. L’ultimo confronto disputato in terra toscana risale al 27 aprile scorso, quando Cantù si impose, grazie ai 24 punti di Tyler Stone, per 84 a 74. A segnare 24 punti fu anche Tony
Mitchell, il quale – nel girone di ritorno della passata stagione – lasciò la Brianza per poi trasferirsi a Pistoia, tuttavia senza riuscire a sconfiggere la sua ex squadra.

Info generali

Acqua S.Bernardo Cantù e OriOra scenderanno in campo al “PalaCarrara” di Pistoia alle ore 19:00 di domani, domenica 17 novembre. Diretta del match su Eurosport Player, radiocronaca su Radio Cantù 89.600 FM e su radiocantu.com. Ad arbitrare la partita saranno i signori Maurizio Biggi, Alessandro Martolini e Martino Galasso. Dowdell a parte, quella di domani sarà una sfida particolare anche per coach Pancotto che a Pistoia, quando fu Olimpia Basket (società sciolta nel ‘99), allenò per tre stagioni consecutive, dal 1990 al 1993, periodo in cui il tecnico di Porto San Giorgio portò la squadra biancoazzurra alla promozione in A1, la prima in carriera per il navigato allenatore marchigiano.

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