Ztl Como, boom di multe: oltre 65mila nel 2019. Ghezzo: "Prevedibile ma miglioreremo la segnaletica"

La denuncia dello Sportello dei Diritti.

Ztl Como, boom di multe: oltre 65mila nel 2019. Ghezzo: "Prevedibile ma miglioreremo la segnaletica"
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La nuova Ztl Como ha compiuto un anno. Un anno in cui ha mietuto migliaia di vittime. A metà ottobre erano circa 65mila le multe elevate, rispetto alle 18mila circa del 2018.

Ztl Como, boom di multe: l'accusa dello Sportello dei Diritti

"La Ztl sta portando tanti soldi nelle casse del Comune di Como. Se era questo lo scopo della chiusura al traffico dell'intero centro storico del capoluogo lariano e al quale si può accedere solo se si è in possesso dell'autorizzazione, il risultato è stato ottimo per dare ossigeno alle finanze. In un anno sarebbero già state elevate circa 65mila multe dal 'vigile elettronico', che una volta letta la targa degli automezzi in transito, automaticamente fa scattare la multa per chi non è autorizzato. Facendo un po' di conti in un mese saranno 5416 e calcolando circa 100 euro a multa (tra sanzione e spese di accertamento e spedizione) si arriva a circa 550mila euro al mese, a fine anno circa 5,2 milioni di euro. Non male. L'ultimo bilancio fornito dalla Polizia locale dice che dall'inizio dell'anno a metà ottobre le multe elevate sono state complessivamente quasi 65 mila multe, ogni 6 minuti. A un anno dall’entrata in vigore della nuova Ztl il bilancio delle infrazioni accertate dalle telecamere mostra chiaramente come, a distanza di tempo, il numero delle sanzioni resti elevato, con una media di più di 220 multe al giorno ai varchi di accesso. Il dato complessivo dal primo gennaio al 16 ottobre scorso è di 64.626 violazioni accertate" scrive in una nota stampa lo Sportello dei Diritti.

Il primato delle infrazioni si registra in via Rodari, con oltre 27mila accessi irregolari. Seguono via Cairoli con quasi 17mila e via Cinque Giornate con circa 6.400. Molti gli stranieri multati di cui 12mila svizzeri. Infatti, un ulteriore dato dice che un terzo delle infrazioni è stato commesso da automobilisti stranieri. Oltre 20 mila le targhe straniere pescate dal vigile elettronico, di cui 12 mila svizzere. Quasi tutte del Canton Ticino.

"Una gallina dalle uova d'oro - evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello Sportello dei Diritti - che però, avrebbe dovuto interessare lo snellimento del traffico, il miglioramento della vivibilità e tante altre belle cose che nessuno ha riscontrato. Uniche certezze: il danno per i commercianti delle strade chiuse al traffico dell’intero centro storico. Tuttavia, come stabilito dal Codice della Strada, gli automobilisti multati avranno 60 giorni di tempo per pagare oppure produrre ricorso in Prefettura (30 giorni se presentato al giudice di Pace). Intanto, le associazioni dei consumatori stanno studiando ogni dettaglio per mettere a disposizione degli automobilisti opportuni motivi per presentare ricorso".

Parola al comandante della Polizia Locale, Donatello Ghezzo

"Era assolutamente prevedibile - ha commentato il comandante della Polizia Locale Donatello Ghezzo - Rispetto a prima ci sono quattro varchi in più e la tecnologia utilizzata è molto più efficiente, non c'è possibilità di errore nella lettura delle targhe".

Per quel che riguarda il tasso di riscossione spontanea, ovvero il cittadino che paga la multa appena arriva a casa, questo si attesta intorno al 50%; di poco più basso per gli stranieri, tra il 40 e 45% per gli stranieri per i quali però, in caso di mancato pagamento, ci sono molti meno strumenti di riscossione.

Va bene così quindi? "In Comune stiamo lavorando per migliorare ulteriormente la segnaletica della Ztl, malgrado quella esistente sia già conforme alle richieste del Ministero. Andremo oltre e cercheremo di renderla più visibile anche per gli stranieri".

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