La Lombardia e la Svizzera fanno squadra per promuovere i propri parchi, le aree verdi protette che li caratterizzano. E lo fanno grazie a fondi europei.
Insubriparks
Attraverso i finanziamenti del programma di cooperazione europea Interreg, cinque parchi regionali italiani e svizzeri stanno collaborando per Insubriparks, un progetto che vedrà la nascita di una piattaforma comune di attività e cooperazione turistica. L’idea è andare oltre i confini e proporre ai turisti che arrivano sul territorio insubrico un percorso unico da scoprire.
Protagonisti di questa iniziativa sono il Parco Regionale Spina Verde (capofila del progetto parte Italia), il parco Campo dei Fiori, Il Parco Pineta, il Politecnico di Milano e l’associazione Provalmulini per quanto concerne l’Italia; la Supsi (capofila del progetto parte Svizzera), il parco Gole del Breggia e il Parco del Penz di Chiasso per la Svizzera. Completa il partenariato, con il proprio apporto specialistico di alto profilo nel settore del turismo, il partner svizzero dell’Organizzazione Turistica Regionale del Mendrisiotto e del Basso Ceresio.

“E’ un progetto davvero importante per il quale il nostro territorio ha avuto contributi sostanziosi: Insubriparks cuba infatti circa 2milioni di euro (1,6 circa dall’Italia e 400mila euro dalla Svizzera) – ha esordito il presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi – Con questa iniziativa si elimina un confine politico e si uniscono le forze per un territorio già unito dalla natura stessa in ottica di marketing e promozione turistica”.
Dello stesso avviso il sindaco di Chiasso, Bruno Arrigoni, che dopo la partnership con Città dei Balocchi per le illuminazioni comasche nella città svizzera, ha aderito con entusiamo a questo progetto: “Rafforziamo una collaborazione con Spina Verde già in essere da tempo e immaginiamo una linea verde che unisce Lugano, Mendrisio fino al Lago di Como. Sono convinto che porterà benefici ai nostri territori”.
“Se non ci si mette insieme facendo rete non si potranno mai indirizzare risorse in modo corretto e utile anche ad interventi strutturali sul territorio – ha sottolineato Giorgio Casati, presidente del Parco regionale Spina Verde – Vogliamo portare un turismo di qualità, culturale, e lo vogliamo fare anche attraverso le nuove tecnologie e in questo ambito è stata fondamentale la collaborazione con i due atenei, il Politecnico di Milano e il Supsi”.

Il progetto
Il progetto porterà nei diversi territori interventi specifici ancora in fase di definizione. Nello specifico, ad esempio, nel parco Spina Verde verranno completati alcuni circuiti turistici, verrà realizzato un collegamento con il Sant’Anna e a Drezzo verrà costruito un ecomuseo negli spazi dell’ex municipio che verrà riqualificato. “I primi lavori – come ha sottolineato il direttore del parco Vittorio Terza – dovrebbero partire già nei primi mesi del 2020″.
Il Supsi si occuperà invece della raccolta dati: verranno monitorati i flussi turistici, create postazioni scientifico-didattiche e verranno raccolte informazioni tridimensionali per nuove esperienze virtuali. Il Politecnico di Milano invece svilupperà un software per la fruizione virtuale del territorio a disposizione dei visitatori, quindi aumenterà la reputazione del progetto a livello digital. L’obiettivo è la gestione integrata dell’offerta turistica.