Ecco dove seguire il falò della Giubiana nel Comasco

Di seguito una raccolta degli appuntamenti in Provincia di Como.

Ecco dove seguire il falò della Giubiana nel Comasco
Pubblicato:
Aggiornato:

Come da tradizione, alla fine di gennaio si accendono i falò della Giubiana. Ecco tutti i luoghi e le date nel Comasco.

Dove seguire il falò della Giubiana nel Comasco

Mariano Comense - Sabato 18 gennaio all'oratorio di San Rocco il falò è programmato alle 18.30, a seguire una proiezione di foto delle esperienze invernali e alle 20 cena con risotto con Luganega. Il costo della cena è di 5€ e bisogna inscriversi attraverso www.cena.oratoridimariano.it e saldare la quota entro venerdì 17 gennaio nelle segreterie degli oratori.

Cantù - Giovedì 30 gennaio nella piazza Garibaldi alle 20.30 si accenderà il falò della Giubiana

Lurate caccivio - Sabato 18 gennaio al Castello di Lurate Caccivio l'accensione del falò sarà alle 21 nel campo sportivo. Alle 18.30 ci sarà la S. Messa con la benedizione del sale e del pane per persone e animali. Dalle 19 nel capannone riscaldatato ci saranno diversi piatti:  trippa, spezzatino d cervo, costate, salamini, formaggio, contorni di polenta e patatine fritte, torte caserecce e bevande; è possibile l'asporto.

Cabiate - Sabato 25  gennaio il Centro Giovanile, la Protezione Civile e il Gruppo degli alpini organizza il falò della Giubiana; alle 20.30 ci sarà il ritrovo sul piazzale della chiesa parrochiale, i bambini possono portare pentole, coperchi e cucchiai di legno per fare rumore. Alle 21 sarà accesso il falò e durante la serata in omaggio per tutti il "Risott con la IÜgànega e il Vin Brulè".

Lurago Marinone - Domenica 26 gennaio la Pro loco organizza in oratorio il falò dove viene bruciato il fantoccio di una strega. I bambini delle elementari posso trascrivere su un foglietto i cattivi ricordi dell'anno passato e a gettarli poi sul fuoco in modo che vengano inceneriti e dimenticati. Offerti sempre risotto con la luganega e vin brulè. L'evento si terrà a partire dalle 18.

Castelmarte - Sabato 25  gennaio l'oratorio di San Giovanni Bosco organizza il falò della Giubiana alle 19  in oratorio, a seguire cena con la possibilità di scegliere tra tre menu: risotto con salsiccia, patatine e acqua 5 euro; arrosto,patatine e acqua 5 euro; risotto con salsiccia, arrosto, patatine e acqua 8 euro. La prentazione è obbligatoria entro martedì 21 gennaio; si può prenotare telefonando a 388 5837007 (Martina) oppure a 349 6005455 (Maria).

Orsenigo - Giovedì 30 gennaio l'associazione anziani e pensionati, presieduta da Carlo Molteni, con la collaborazione della Scuola Primaria Ada Negri, la Scuola dell'Infanzia Carlo Pizzala, il Corpo musicale "La Trionfante, il Gruppo Protezione Civile e il Gruppo Alpini di Orsenigo organizza il falò della Giubiana. Il ritrovo sarà alle 18.50 - 19 alla Scuola Primaria Ada Negri per i bambini delle elementari e i ragazzi delle medie; all'Asilo per i più piccoli. Alle 19.05 parte il corteo con il fattoccio e la banda, alle 19.10 i bambini dell'asilo si uniscono al corteo e alle 19.40 si arriva al Parco di Liegro dove ci sarà il falò della Giubiana; a seguire sarà offerto il risotto con la Luganega a tutti, offerto dall'associazione anziani e pensionati. In caso di maltempo la manifestazione è spostata sabato 1 febbraio. L'evento è patrocinato dal Comune.

Rogeno - Sabato 1 febbraio dalle 19:30 presso l'Oratorio di Rogeneno ci sarà la tipica cena lombarda con risotto con luganiga e stinco di maiale. La cena è su prenotazione; per prenotare rivolgersi a Vittorio Brambilla 335 438736. La prenotazione deve essere entro il 29 gennaio, i posti limitati.

Per le vostre segnalazioni scrivere a giornaledicomo@gmail.com, oggetto "falò giubiana".

La tradizione

La Festa della Giubiana è una festa tradizionale molto popolare nel'Italia settentrionale, in particolare in Piemonte e in Lombardia. L'ultimo giovedì del mese di gennaio vengono accesi dei grandi falò nelle piazze e viene bruciata la Giubiana, un grande fantoccio di paglia vestito di stracci. Il rogo assume valori diversi a seconda della località in cui ci si trova, mantenendo sempre uno stretto legame con le tradizioni popolari del luogo.

La tradizione della Giubiana ha un'origine molto antica. Fin dalle epoche più antiche, nel mondo agricolo, l'anno era scandito da ricorrenze periodiche, che accompagnavano i ritmi delle stagioni e che in qualche modo permettevano di sentirsi partecipi dei cicli della natura. Attraverso feste e ricorrenze, erano quindi rivissuti simbolicamente i cicli della natura, in particolare il passaggio tra le stagioni morte e quelle del risveglio primaverile. Nel periodo più freddo dell'anno, a fine gennaio, era usanza bruciare simbolicamente il vecchio anno, per augurarsi che l'anno nuovo fosse più propizio e ricco di nuovi raccolti e di molti frutti.

Il nome della festa, Giubiana fa riferimento ad antichissimi rituali propiziatori, molto più antichi del cristianesimo. Il nome Giubiana sembra collegato al dio romano Giove: dal nume romano viene infatti l'aggettivo i "Joviana" (e quindi la nostra "Giubiana" in molti territori della Lombardia), oppure "Jovia" (divenuta "Giobia", in altre parti della Lombardia e nei territori del Piemonte).

TORNA ALLA HOME E GUARDA TUTTE LE ALTRE NOTIZIE IN MENU

Seguici sui nostri canali