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Pallacanestro Cantù domani in campo contro Venezia

Appuntamento domani alle 17 al PalaDesio.

Pallacanestro Cantù domani in campo contro Venezia
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Domani alle 17, la S.Bernardo-Cinelandia Cantù ospita in casa i campioni d’Italia in carica dell’Umana Reyer Venezia. Al “PalaBancoDesio” arriva una corazzata che, nelle tre stagioni precedenti, è stata capace di vincere la bellezza di due scudetti, nel 2017 e nel 2019, intervallati da un trionfo in campo internazionale, in FIBA Europe Cup, che la compagine orogranata ha conquistato nel 2018. Tuttavia, l’annata corrente in LBA non è iniziata senza sorprese per la squadra lagunare, piazzatasi, al termine del girone di andata di regular season, all’ottavo e ultimo posto disponibile per accedere alla Final Eight di Coppa Italia.

Pallacanestro Cantù domani in campo contro Venezia

La prima parte di stagione ha visto la Reyer percorrere un cammino piuttosto altalenante per i suoi standard, conquistando “solo” otto vittorie e perdendo nove partite in campionato, racimolando sedici punti al giro di boa, gli stessi di Cantù. Diverso, invece, il discorso in EuroCup, dove i veneti hanno dominato il girone B della competizione, chiudendo - con otto vittorie e due sconfitte - al primo posto di un
raggruppamento di ferro condiviso con Partizan, Tofas Bursa, Lietuvos Rytas, Lokomotiv Kuban e Limoges, staccando il pass per le Top 16 del torneo con due giornate di anticipo. Per la quarta stagione consecutiva, Venezia è allenata da coach Walter De Raffaele, tecnico livornese con all’attivo oltre 360 panchine in Serie A, promosso capo allenatore nel 2016 dopo cinque anni nello staff tecnico orogranata in qualità di assistente. La forza della Reyer è proprio la continuità e la progettualità: se la dirigenza punta forte su coach De Raffaele, lo stesso vale anche per il roster. Sono infatti ben dieci i giocatori reduci dalla trionfante stagione dello scorso anno, un numero incredibile e alquanto insolito nel
basket moderno, dove molto spesso è più facile “smantellare” che confermare un roster. Una sola partenza in estate ha scosso un po’ l’ambiente, quella di MarQuez Hayes, il quale ha lasciato i gradi di capitano all’esterno americano naturalizzato greco Michael Bramos, alla quinta stagione in orogranata. Oltre a Bramos, nel roster veneto figurano ben sei giocatori con almeno due stagioni in laguna alle spalle; nel caso di Julyan Stone sono invece tre le annate orogranata in archivio, addirittura quattro quelle già disputate da Stefano Tonut, anche lui come Bramos alla quinta stagione consecutiva con i colori della Reyer.

Il roster di Venezia

Con la doppia competizione LBA ed EuroCup, coach De Raffaele è solito a cambiare spesso gli interpreti del suo gioco, variando in più occasioni lo scacchiere iniziale. Detto ciò, i punti fermi della Reyer sono senza dubbio Stone e capitan Bramos, non solo leader tecnici ma anche leader carismatici di un gruppo con personalità molto marcate. I due hanno dalla loro anche i numeri, che confermano quanto detto in precedenza: entrambi infatti sono sempre partiti in quintetto, rispettivamente nello spot di playmaker, Stone, e nello spot di ala piccola, Bramos. Insieme ai due veterani, a completare un reparto esterni davvero molto fisico spicca l’ex canturino Jeremy Chappell, un “mastino” in grado di occupare sia il ruolo di guardia sia quello di ala piccola e in extremis - grazie alla sua estrema versatilità - persino quello di ala forte, aspetto che torna molto utile a un coach come De Raffaele che, in alcuni frangenti di una partita, predilige giocare con quintetti piccoli e veloci. Il ruolo di “quattro” titolare se lo dividono Valerio Mazzola, rientrato a stagione in corso per via di un lungo stop, e il californiano Austin Daye, MVP della scorsa finale per il tricolore tra Reyer Venezia e Dinamo Sassari. Quest’ultimo, figlio d’arte (papà Darren vinse due scudetti e una Coppa Italia con la VL Pesaro tra gli anni ’80 e ’90), vanta sei stagioni in NBA, dove ha collezionato oltre 1500 punti in quasi 300 presenze. Prodotto di Gonzaga University, nel Draft del 2009 fu selezionato dai Detroit Pistons con la prima scelta, quindicesima chiamata assoluta del primo giro. Per talento e capacità tecniche è senza dubbio tra i giocatori più incisivi dell’intero campionato. A chiudere lo starting five veneto nel ruolo di centro uno tra Mitchell Watt e Gasper Vidmar, con il primo favorito sul secondo in virtù delle maggiori presenze da titolare. Sono comunque due lunghi di grande esperienza, specialmente Vidmar, classe ’87 con alle spalle sette stagioni in
EuroLega, di cui cinque con la prestigiosa maglia del Fenerbahce. È inoltre una colonna portante della Nazionale slovena, con cui ha preso parte a ben 3 Europei e a un Mondiale, peraltro vinto. Dalla panchina, poi, trovano tanto spazio il vicecapitano della Reyer, Andrea De Nicolao, e il già citato Tonut, altro figlio d’arte (papà Alberto giocò anche a Cantù tra il 1991 e il 1994), che però salterà la sfida di Desio per un infortunio muscolare. Seppur un po’ discontinuo in un primo scorcio di campionato, importante è anche l’apporto dell’oriundo Ariel Filloy, combo guard italo-argentina con estro e ottima visione di gioco. Rientrante da un infortunio è invece il suo connazionale, Bruno Cerella, veterano classe ‘86 tornato a disposizione dalla scorsa giornata di campionato, nel big match contro la Virtus Bologna, a seguito di una distorsione a un ginocchio. Ad allungare le rotazioni spicca un altro ex canturino, l’ala-centro Ike Udanoh, afroamericano di 30 anni
impiegato perlopiù in EuroCup. Chiude il roster il giovanissimo prospetto Davide Casarin, play-guardia non ancora 17enne, figlio del presidente Federico Casarin. Nonostante l’età, però, sta dimostrando di poter giocare qualche minuto anche a questi livelli. È la punta
di diamante del settore giovanile orogranata. A questo roster profondissimo si è da poco aggiunto anche l’americano Andrew Goudelock, tiratore esperto con un curriculum invidiabile: dalle 49 presenze in NBA (ottenute con le franchigie di Lakers e Rockets) alle tre stagioni in EuroLega, disputate con gli illustri colori di Fenerbahce, Maccabi Tel Aviv e Olimpia Milano (15.5 punti di media e oltre il 41% da tre). Goudelock, giocatore dal talento smisurato, potrebbe essere l’asso nella manica di coach De Raffaele in vista dei playoff, anche se tutto dipenderà dalla tenuta fisica dell’ex Armani, con cui vinse una Supercoppa italiana e, da MVP della finale scudetto, un tricolore nella stagione 2017-’18. Fa ritorno in Italia dopo una sfortunata stagione in Cina, dove ha rimediato un brutto infortunio al tendine rotuleo che lo ha tenuto a lungo lontano dai campi. Se non ha perduto il suo killer instinct può davvero essere un crack per il campionato di LBA.

I numeri di Venezia

L’Umana è attualmente settima in classifica con venti punti, figli di un cammino che ha portato dieci vittorie ma anche nove sconfitte. Sempre per il discorso di un rendimento sinora altalenante, non da Reyer, la formazione del patron Luigi Brugnaro non è ancora
riuscita ad avere un percorso netto e continuo, senza intoppi. I lagunari, infatti, in questa stagione non hanno mai saputo cogliere più di tre successi consecutivi che, per una formazione che aspira ai primissimi posti di classifica, non è neppure impresa impossibile. Peraltro, il tris di vittorie è arrivato solo sul finire del girone di andata, dopo una serie di scivoloni fuori copione. La squadra con il tricolore sul petto, che punta tutto sulla difesa (la quinta migliore della lega), ha, numeri alla mano, solamente l’undicesimo attacco del campionato: 78 i punti realizzati a partita, ma Cantù non fa meglio, terzultima con 76.7 punti di media. Mentre a rimbalzi, la Reyer, è quarta con 39.6 carambole arpionate, solo nona la S.Bernardo-Cinelandia con 38.9 di media. È maggiore, invece, il divario tra le due compagini sia negli assist sia nei tiri da tre punti: in entrambe le specialità l’Umana è ottava con 15.9 assist e il 35.4% da oltre l’arco, mentre Cantù è terzultima con 13.6 assist
di media, così come, con il 30.8%, è terzultima anche nel tiro dalla lunga distanza. Al momento, il giocatore più influente dei campioni d’Italia in carica è Watt, sia top scorer con 14.2 punti di media sia miglior rimbalzista della squadra con 7.1 rimbalzi di media. L’altro “bomber” orogranata è Daye, a referto con quasi 14 punti a gara. I migliori passatori sono invece De Nicolao e Stone, rispettivamente con 3.4 assist e 3.1 assist di media. Infine, il miglior tiratore dell’Umana è capitan Bramos (42.3% da tre), che, con un impiego di 27’ abbondanti a partita, è anche il giocatore più utilizzato da coach De Raffaele.

Precedenti e info generali

Pallacanestro Cantù e Reyer Venezia si sono sfidate in totale 86 volte in passato. Nonostante nelle ultime annate il confronto diretto sia stato spesso favorevole ai veneti, il bilancio dei precedenti pende ancora ampiamente dalla parte dei canturini, avanti con 55 successi contro i soli 31 dei veneziani. In 42 partite casalinghe contro Venezia, Cantù ha perso solo 8 volte il confronto. La S.Bernardo-Cinelandia è reduce in campionato da due stop consecutivi contro Brindisi, in casa il 12 gennaio scorso, e contro Reggio Emilia, nel turno precedente disputato lontano da casa. Con un ruolino di marcia di otto vittorie e dieci sconfitte, la compagine allenata da coach Pancotto occupa al momento la
dodicesima posizione di classifica; Venezia è invece settima con 20 punti, quattro in più dei 16 conquistati sinora da Cantù che, però, ha giocato una partita in meno rispetto ai lagunari. L’incontro, trasmesso in diretta su Eurosport 2 ed Eurosport Player, sarà arbitrato dai signori Saverio Lanzarini, Gabriele Bettini e Alessandro Nicolini. La gara, inoltre, sarà raccontata come sempre dalla storica emittente radiofonica partner del club biancoblù, Radio Cantù, in onda sulle frequenze FM 89.600 e in streaming su radiocantu.com. Intesa Sanpaolo, gold sponsor di Pallacanestro Cantù, sarà “match sponsor” della serata di domani: previste tante iniziative, che andranno a coinvolgere il
pubblico canturino presente al palazzetto di Desio. Oltre a Tonut ai box, notizie dell’ultima ora danno in forte dubbio anche la presenza in campo di Udanoh, così come incerto è anche l’impiego di Stone e Goudelock.

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