la polemica

Disabili gravi Angelo Orsenigo (PD): "La Giunta prende tempo, è un altro schiaffo"

"La scadenza del 31 gennaio era nota e hanno avuto più di due settimane per modificare la delibera".

Disabili gravi Angelo Orsenigo (PD): "La Giunta prende tempo, è un altro schiaffo"
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La Giunta regionale, riunitasi ieri, ha rinviato di altri quindici giorni la soluzione della vicenda apertasi con la delibera del 23 dicembre 2019 che tagliava i contributi per l’assistenza dei disabili gravi e gravissimi e ne modificava i criteri in senso restrittivo a partire da febbraio. A metà gennaio una mozione del Pd che chiedeva una marcia indietro era passata in Aula a voto segreto.

Disabili gravi Angelo Orsenigo (PD): "La Giunta prende tempo, è un altro schiaffo"

"La scadenza del 31 gennaio era nota e hanno avuto più di due settimane per modificare la delibera ripristinando semplicemente i contributi e i criteri precedenti come scritto chiaro nella nostra mozione, approvata dall’Aula nonostante il parere contrario dell’assessore Bolognini. La giunta regionale sta prendendo tempo, ciò significa che non ha ancora trovato un accordo e questo ci preoccupa. La delibera precedente era stata un grave errore e le persone in quelle condizioni non meritano un secondo schiaffo. Occorre anche ricordare che questo Governo per la disabilità ha stanziato per la Lombardia ben 20 milioni di euro in più per il 2020. Noi martedì ripresenteremo comunque la nostra mozione, perché vogliamo essere certi del risultato che oggi non è affatto acquisito", ha dichiarato il consigliere regionale Angelo Orsenigo.

La delibera contestata

Si tratta della numero 2720, approvata l’antivigilia di Natale, con cui la Regione prendeva atto dell’aumento delle risorse stanziate dal Governo per le politiche regionali in favore dei disabili, da 71 a 91 milioni, ma al contrario di quanto ci si sarebbe aspettato modificava in senso peggiorativo le misure dedicate ai disabili gravissimi (misura B1) a partire dal mese di febbraio 2020: veniva per la prima volta introdotta una soglia di reddito Isee di 50mila euro per la percezione del contributo (65mila in caso il beneficiario fosse minorenne) e veniva abbassato il contributo minimo mensile da 600 a 400 euro. La quota aggiuntiva di 500 euro in caso di assunzione di un caregiver veniva vincolata ad un orario settimanale di servizio non inferiore alle 40 ore, con la conseguenza che chi ne avesse avuto bisogno per un tempo più limitato non avrebbe avuto diritto a questa parte di contributo e che, comunque, anche chi ne avesse avuto diritto avrebbe dovuto integrare in modo sostanziale per poter pagare stipendio e contributi al caregiver. Si consideri che il contributo complessivo, precedentemente, era di 1100 euro a prescindere dalle ore di assistenza contrattate. Contro la delibera si erano schierate le associazioni dei disabili gravi e gravissimi, persone bisognose di assistenza costante, e dei loro famigliari.

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