il dibattito

Libe Winter Club chiuso. Tufano bifronte in consiglio: "Provvedimento punitivo per il locale e i giovani"

Il caso della discoteca chiusa per aver servito alcol a minorenni è approdato a Palazzo Cernezzi.

Libe Winter Club chiuso. Tufano bifronte in consiglio: "Provvedimento punitivo per il locale e i giovani"
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La chiusura per tre mesi per aver servito alcolici a minorenni del Libe Winter Club di Como ha fatto capolino anche all'interno dell'ultima seduta del consiglio comunale cittadino che si è tenuta ieri sera, lunedì 3 febbraio.

Libe Winter Club chiuso: Tufano chiede spiegazioni all'amministrazione

La discoteca comasca di via Sant'Abbondio negli ultimi mesi è stata oggetto di diverse indagini da parte della Polizia di Stato che alla fine ha accertato che nel locale sono stati serviti più alcolici a minorenni. Da qui la scelta, d'accordo con il Comune, di applicare la legge e ordinare la chiusura della discoteca per tre mesi.

A portare l'argomento in consiglio comunale ieri sera è stato il consigliere del Gruppo Misto Antonio Tufano, che è anche responsabile delle pr proprio per la società che gestisce il Libe Winter Club. "Tutti sanno quanto sono vicino ai giovani e alle loro problematiche, dapprima nello sport e poi con il mio lavoro legato al mondo della notte - ha esordito il consigliere - Per questo motivo prendo spunto dal provvedimento di chiusura fatto dal Comune nei confronti del Libe Winter Club, storico locale mondano di Como. Vorrei capire qual è l'obiettivo che si vuole raggiungere con questa chiusura? I gestori del locale, nonostante tutte le precauzioni predisposte si sono resi conto che le misure adottate non erano sufficienti. Dunque come primo provvedimento hanno deciso di chiudere le porte ai minori per le serate dei venerdì e del sabato, riaprendole la domenica pomeriggio in feste totally no alcol dove nel clou dell'evento sarebbe stato trasmesso un video di sensibilizzazione sul tema realizzato dai giovani di Como".

E prosegue: "Quindi qual è la linea politica di Como città turistica e dei giovani? Come si fa ad andare avanti se chiudiamo le attività alle 23 (facendo riferimento al caso di piazza De Gasperi, Ndr) e l'unico locale di divertimento della città? A mio avviso questo provvedimento è punitivo, va a colpire la stragrande maggioranza dei ragazzi che va in discoteca rispettando le regole e che invece adesso avrà anche il problema di percorrere chilometri e chilometri per andare a ballare fuori zona. A giudicare se il provvedimento è legittimo o no saranno gli organi competenti ma come si può emettere un provvedimento così grave in assenza della possibilità di far valere le proprie ragioni? Come si può pensare di recare un danno così grave a una società e ai suoi dipendenti e a tutti i ragazzi di Como?".

D'altra parte poco dopo ha preso la parola il consigliere pentastellato Fabio Aleotti che ha sollevato una questione di conflitto d'interesse sulla figura del collega Tufano. "Sicuramente Como ha bisogno di spazi per i giovani, l'abbiamo sempre detto. Trovo però l'intervento del collega Tufano poco opportuno considerando un conflitto d'interesse essendo lui rappresentante della società che è stata citata. Poteva essere fatta da qualche suo collega consigliere. Sicuramente il tema è importante e va affrontato, è un problema l'alcol tra i giovani, ci sono diversi iniziative di sensibilizzazione e controllo da mettere in campo".

Tufano ha quindi voluto precisare: "Mi è stato chiesto da alcuni di consiglio di intervenire e io ho apprezzato molto però ho preferito parlare io perché non ho nulla da nascondere. E' vero lavoro nella società che ho citato ma il problema è molto più vasto. Ho preso questo come spunto perché voglio capire qual è l'indirizzo politico, se è cambiato rispetto a prima".

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