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Crisi a Palazzo Cernezzi: il partito (comasco) di Calenda attacca la maggioranza

Il gruppo: "I contestatori votino la sfiducia al sindaco".

Crisi a Palazzo Cernezzi: il partito (comasco) di Calenda attacca la maggioranza
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Crisi a Palazzo Cernezzi. Dopo l'ultimo forfait di Forza Italia che ha fatto saltare il consiglio comunale anche il partito di Calenda, Azione, attacca la maggioranza.

Crisi a Palazzo Cernezzi

Giorni difficile in Comune a Como, non solo per il Coronavirus. Oltre all'emergenza sanitaria infatti ce n'è una politica che si dilunga ormai da mesi e che si è concretizzata con la doppia assenza in consiglio comunale a Como del gruppo di Forza Italia. Una scelta che per ben due volte ha bloccato l'approvazione del Bilancio comunale.

A tal proposito il neo costituito gruppo comasco di Azione, il partito fondato dall'ex Ministro del Pd Carlo Calenda, attacca duramente la maggioranza che sostiene il sindaco Mario Landriscina.

"Alla luce dello spirito di cittadinanza attiva e responsabile che Azione intende mettere in campo nella politica italiana, non possiamo rimanere indifferenti allo scempio istituzionale ora in atto nell’amministrazione comunale della città capoluogo - scrive il gruppo in un durissimo comunicato stampa - A Como si assiste in questi giorni allo spettacolo indecoroso di sedute del Consiglio Comunale sul bilancio che vengono disertate per ripicca da componenti della “maggioranza”, con spreco di tempo, di denaro pubblico e con disprezzo della dignità del Consiglio stesso".

E aggiungono gli esponenti comaschi di Azione: "A giudizio di Azione, appare evidente che le responsabilità vanno equamente suddivise tra un Sindaco incapace di fungere da punto di sintesi delle diverse istanze politiche, e gli smodati appetiti delle medesime, che si sono rivelati nel tempo concentrate unicamente sull’occupazione di posizioni e nomine, non già sulla realizzazione dei progetti presentati agli elettori nel programma elettorale".

Un giudizio severo sull'operato della maggioranza

"Verrebbe da dire che questa litigiosità insensata danneggia la soluzione dei tanti problemi della città, se non fosse che la giunta Landriscina ha dato tali e tante prove di incapacità amministrativa da rendere questa preoccupazione inutile. Il giudizio su questi anni è già assai severo: basterà ricordare l’assurdo e costoso spostamento dell’Infopoint dal Broletto, le innumerevoli strutture abbandonate oppure ristrutturate e lasciate vuote, la caotica gestione della piscina di Muggiò (novantamila euro sprecati per mantenere l’acqua nella vasca da svuotare, l’enorme danno nei confronti delle società sportive), il piano del traffico cancellato e ancora assente (con giornate di caos assoluto), i parcheggi promessi e mai realizzati. E l’elenco potrebbe continuare a lungo, ripercorrendo le meritorie inchieste giornalistiche che hanno portato più volte questi fatti all’attenzione della cittadinanza" sottolinea il gruppo di Azione.

"Votate la sfiducia"

"Azione Como intende evidenziare come, una volta di più, ci si trovi di fronte a un livello di incompetenza palese e di cui tutti possono agevolmente misurare le conseguenze deleterie" scrivono.

Il gruppo conclude: "Senza volontà polemica, pertanto, Azione Como, chiede un minimo di coerenza ai “contestatori” che lamentano le inadempienze del Sindaco e degli alleati: votare la sfiducia anziché perdere la faccia in giochini di palazzo che, francamente, si sono protratti troppo a lungo e hanno stufato. In alternativa, suggeriamo al Sindaco di mostrare maggiore dignità rispetto alla cosiddetta “maggioranza” di cui evidentemente non è più espressione, presentando le proprie dimissioni anziché barcamenarsi goffamente, accentuando la già grave condizione di impotenza che continua a danneggiare la nostra città".

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