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Marijuana nascosta nelle mutande, denunciato un 17enne

Il giovane, insieme ad un ragazzo di 19 anni, passeggiava senza una valida motivazione alle 23.30. Violato anche il decreto anti Coronavirus.

Marijuana nascosta nelle mutande, denunciato un 17enne
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Nemmeno l’emergenza mondiale legata al nuovo Coronavirus scoraggia i malviventi dai loro traffici illeciti. La Polizia di Stato ha denunciato a piede libero un diciassettenne cittadino algerino, per spaccio di sostanze stupefacenti.

Marijuana nascosta nelle mutande, denunciato un 17enne a Como

I fatti risalgono alle 23.30 di ieri, giovedì 12 marzo. Gli agenti della squadra volanti della Questura di Como, nell’ambito dei servizi mirati disposti dal Questore, finalizzati al controllo del rispetto delle recenti misure governative relative al contenimento della pandemia COVID-19, hanno effettuato un controllo di due soggetti che stavano percorrendo a piedi viale Roosevelt a Como. I due, un maggiorenne cittadino ecuadoregno ed un minore nato in Italia ma di origini algerine, entrambi regolari sul territorio nazionale, alle domande dei poliziotti non hanno saputo fornire alcuna giustificazione sul loro spostamento sul territorio con la città praticamente deserta.

Durante il controllo, il continuo stato di nervosismo e agitazione del minore ha destato particolare sospetto ai poliziotti operanti, circostanza che, unita al forte ed acre odore tipico della cannabis, ha suggerito l’opportunità di accompagnarli in Questura per i dovuti approfondimenti del caso. L’attività di perquisizione sul diciassettenne ha evidenziato la presenza di marijuana, suddivisa in 3 involucri di cellophane trasparente, debitamente occultati all’interno delle mutande, per un totale di 37,5 grammi.

Il minore è stato deferito a piede libero per spaccio di sostanze stupefacenti ed entrambi i soggetti, regolari sul territorio ma sprovvisti di documenti d’identificazione, sono stati denunciati alla competente per non avere osservato le restrizioni sanitarie previste dall’emergenza sanitaria per il coronavirus COVID 19.