Coronavirus, dormitori per senzatetto aperti più a lungo. Caritas: "Non possiamo dimenticare i più fragili"
Servizi ridotti all'osso per evitare il più possibile i contatti.
Il mantra di questi giorni per tutti è "restate a casa". Ma chi una casa non ce l'ha cosa dovrebbe fare? E' l'emergenza nell'emergenza che ha dovuto affrontare la città di Como.
Coronavirus, dormitori per senzatetto aperti più a lungo
"In questo momento di emergenza che tutti stiamo vivendo ci troviamo nella difficile condizione di dover tenere insieme due esigenze: da una parte il senso di responsabilità nei confronti della collettività e il dovere di rispettare i decreti delle autorità ci spingono a limitare il più possibile gli spostamenti e prendere tutte le precauzioni possibili per proteggere la salute delle persone - spiegano dalla Caritas di Como - Dall’altro non possiamo però dimenticare quanti, già prima dell’emergenza, vivevano situazioni di fragilità e rischiano di essere ulteriormente colpiti da questa situazione. Pensiamo ai più poveri, in particolare ai senzatetto, che non possono tener fede all’impegno #stateacasa perché purtroppo non hanno una dimora".
Malgrado il servizio, grazie ai volontari, con tutte le precauzioni del caso non si è mai fermato, nei giorni scorsi si sono rese necessarie ulteriori misure. Di concerto con il Comune di Como e grazie a un dialogo intenso con il sindaco Mario Landriscina e l’assessore
Elena Negretti, è stata presa la decisione di estendere gli orari di apertura dei dormitori presenti sul territorio del comune di Como.
Via Napoleona, via Sirtori, il dormitorio dei Comboniani di rebbio e la tensostruttura sempre in via Sirtori quindi apriranno alle 17 anziché alle 20 e resteranno aperti fino alle 11 del mattino anziché fino alle 8.
"Questo per permettere alle persone, anche a fronte della chiusura dei Centri diurni avvenuta nei giorni scorsi, di avere un luogo dove poter stare" sottolineano da Caritas.
"Sempre a tutela degli ospiti e della collettività si è inoltre deciso di ridurre il più possibile il contributo – seppur preziosissimo – offerto dai volontari che, pur nell’emergenza, hanno sempre mostrato la disponibilità di dare una mano - aggiunge Caritas - Per farlo la Fondazione Caritas sta provvedendo all’assunzione temporanea di nuovi operatori".
GLI ALTRI SERVIZI
Si comunica inoltre che la distribuzione dei pasti continua a essere fornita tramite sacchetti, così da limitare il più possibile assembramenti e contatti ravvicinati tra persone.
Il servizio Porta Aperta di coordinamento dei servizi cittadini legati alla grave marginalità è attivo ma solo via telefono e per urgenze al numero 031267010 (lo sportello è chiuso al pubblico).
Il Centro di Ascolto Caritas di Como – chiuso al pubblico – è contattabile telefonando ai seguenti numeri 0313370222 – 3714658609 (anche via whatsapp) nei consueti orari: lunedì dalle 15 alle 18; mercoledì e sabato dalle 9 alle 12.
Le misure introdotte resteranno tali fino a nuova comunicazione.