Angelo Orsenigo (Pd): "Facciamo chiarezza sulle Rsa comasche. Il vecchio Sant'Anna? Non dimentichiamolo"
Le riflessioni del consigliere regionale.
L’epidemia Covid-19 ha sollevato diverse domande sulla gestione dell’emergenza coronavirus in Lombardia. Per questo, dice Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, "è necessaria una Commissione d’inchiesta che possa dare delle risposte. Anche nel comasco si deve fare chiarezza su molti aspetti del dilagare della malattia nelle residenze per anziani e sulla scarsità di tamponi".
Il consigliere Orsenigo (Pd): "Facciamo chiarezza sulle Rsa comasche"
Capire le cause è fondamentale: "Perché tanti morti? Perché non sono stati protetti gli operatori sanitari e parasanitari? Perché strutture come Villa San Benedetto Menni di Albese con Cassano, la ‘Ca’Prina’ di Erba, la casa di riposo di Dizzasco, la ‘Lina Erba’ di Porlezza o le altre residenze in Centro Valle Intelvi, sono state investite in maniera così violenta dal contagio? – chiede Orsenigo – Perché non sono stati fatti abbastanza tamponi per mappare l’epidemia come richiesto dai sindaci comaschi?". Perciò, l’istituzione della Commissione è «un atto di chiarezza per chi è caduto vittima del virus, per chi è ancora ricoverato, per il personale e per i nonni e i genitori nelle case di riposo del nostro territorio». Secondo il consigliere Pd, "con l’avvio delle indagini su alcune Rsa comasche dobbiamo pretendere delle risposte, a partire dalla conta delle vittime. Ats Insubria riporta solo 30 ospiti morti di coronavirus. I sindacati segnalano invece 174 decessi e si stima che il 30% del personale sia in malattia con sintomi da Covid. Ats sostiene che sono 415 i tamponi distribuiti nelle strutture di Como e provincia: un numero troppo basso per coprire ospiti e operatori. Insomma, se parte dei 21 milioni di euro usati per l’ospedale a Milano Fiera fosse stata investita in prevenzione, forse non ci troveremmo in una situazione così difficile".
Non dimentichiamo il vecchio ospedale Sant'Anna
A Mariano Comense ha aperto una struttura post-cure Covid-19. "Ma non dimentichiamoci del vecchio Sant'Anna, che in questo momento può essere davvero strategico – sottolinea ancora Orsenigo –. Ringraziamo il direttore generale dell’Asst Lariana, Fabio Banfi, per la celere riapertura della struttura: siamo sicuri che sia giusto valorizzare i complessi del territorio dismessi o sottoutilizzati. Sono convinto che si possa fare di più: l’emergenza Covid nel territorio comasco sarebbe meglio gestita con un centro per i non acuti nell’area del capoluogo cittadino. In questo senso il vecchio Sant’Anna risulta molto funzionale». Orsenigo auspica che ai sopralluoghi già fatti seguano delle azioni concrete per avviare al più presto il recupero dei posti letto necessari. "Sempre più persone si trovano in difficoltà e dover gestire il coronavirus in solitudine, in casa, può essere estremamente problematico. L’utilizzo del vecchio Sant’Anna potrebbe essere funzionale anche per i contagiati provenienti dalle Rsa", conclude