l'indagine

Inganna la Dogana, ai domiciliari l'amministratore di Eclettica: le mascherine importate non erano solo per i medici

Attestava che l'intera spedizione doveva andare ai Medici, invece una parte la commercializzava con conseguente evasione dell’IVA e dazi dovuti per l’importazione.

Inganna la Dogana, ai domiciliari l'amministratore di Eclettica: le mascherine importate non erano solo per i medici
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Il Nucleo-Economico finanziario della Guardia di Finanza di Como stava indagando, coordinata dalla Procura della Repubblica di Como, sulla commercializzazione sul territorio italiano di capi di abbigliamento contraffatti, quando si è imbattuta in qualcosa forse di peggio. Un'azienda di Turbigo, provincia di Milano, infatti ha falsamente attestato alla dogana di importare mascherine per la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale - F.I.M.M.G. quando invece parte di esse sarebbe stata commercializzata.

Inganna la Dogana, ai domiciliari l'amministratore di Eclettica

Nella giornata di ieri, 27 aprile 2020, quindi le Fiamme Gialle hanno messo agli arresti domiciliari su indicazione del giudice per le indagini preliminari l’amministratore della Eclettica S.r.l.s., con sede legale in Turbigo. L’indagato è accusato, nell’ambito di una operazione di importazione di 72mila mascherine protettive filtranti FFP2, di avere attestato falsamente, in una dichiarazione di svincolo diretto per l’importazione di dispositivi di protezione individuale destinati al contrasto della diffusione del virus Covid-19, inviata via mail l'8 aprile all’Agenzia delle Dogane e Monopoli presso l’Aeroporto di Malpensa, che le mascherine erano destinate tutte alla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale- F.I.M.M.G.

Invece 12mila di queste le Fiamme Gialle hanno accertato essere state sottratte per essere separatamente commercializzate, in base ad una decisione adottata dall’indagato prima della ricezione della merce così inducendo in errore la Dogana presso l’aeroporto di Milano Malpensa alla sussistenza dei presupposti legittimanti lo svincolo diretto della merce ed alla assenza dei presupposti legittimanti la segnalazione dell’operazione al Commissario Straordinario ai fini della requisizione del materiale prevista dal D.L. 17.3.2020 n. 18.

Da quanto hanno potuto ricostruire le indagini della Guardia di Finanza, a seguito dello svincolo della merce, le 72mila mascherine venivano caricate a bordo di un autocarro. 10mila di queste venivano scaricate in un capannone di Turbigo. Tra le restanti 62mila mascherine destinate alla “F.I.M.M.G, 2000 erano destinate a una diversa società avente ad oggetto “l’ideazione di campagne pubblicitarie”.

C'era un'altra partita da 550mila mascherine

Alla fine, le indagini hanno portato alla luce che l'indagato aveva effettuato, utilizzando analoghe attestazioni false, una ulteriore importazione di 550mila mascherine, 500mila di queste destinate ad una società municipalizzata e le restanti 50mila a separata
commercializzazione (con conseguente evasione dell’IVA e dazi dovuti per l’importazione).

Inoltre l'amministratore della Eclettica di Turbigo aveva assunto impegni a rifornire una fornitura di dispositivi di protezione individuale e medici ad un Ente di diritto pubblico che svolge funzioni di centrale di committenza per conto della Regione Lombardia e che aveva
più volte sollecitato l’adempimento di tale fornitura.

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