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Regolarizzazione dei migranti-lavoratori dell'agricoltura. Locatelli: "Autentica follia, Como ha già dato"

Oggi nuovo incontro tra il presidente Conte e la delegazione di Italia Viva di cui fa parte Bellanova.

Regolarizzazione dei migranti-lavoratori dell'agricoltura. Locatelli: "Autentica follia, Como ha già dato"
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In piena emergenza coronavirus, la regolarizzazione dei migranti che lavorano in agricoltura sta mettendo in difficoltà il Governo guidato da Giuseppe Conte. Il Ministro Teresa Bellanova (Italia Viva) chiede infatti che questi lavoratori vengano regolarizzati. Sul piatto c'è la sua permanenza nel gruppo dell'esecutivo.

Regolarizzazione dei migranti-lavoratori dell'agricoltura

"Questo tema è ragione di permanenza nel Governo - ha detto all'Ansa il Ministro Bellanova - significa decidere da che parte stare: se con la legalità e la tutela del lavoro, in agricoltura e dovunque, o con i caporali, la criminalità, la concorrenza sleale che danneggia le migliaia di aziende che scelgono la competitività sana e difendono ogni giorno il valore della responsabilità sociale dell'impresa".

Su questo tema è già partita la battaglia della Lega, attraverso la voce dei propri deputati e senatori, compresa la comasca Alessandra Locatelli. 

"La maxisanatoria per 600mila irregolari proposta dal ministro Bellanova è un'autentica follia. Como ha già dato. I cittadini hanno già dovuto sopportare una situazione degradante e mal gestita dalle precedenti amministrazioni e governi di sinistra - ha esordito Locatelli - I comaschi ricordano bene l'incubo dell'accampamento di tende con 500 clandestini davanti alla stazione ferroviaria, una invasione senza precedenti e che ha messo in ginocchio la nostra città".

"Evidentemente il Governo Pd-5S-Iv-Leu non ha ancora capito quali siano le priorità dei cittadini, che in questo momento di gravissima crisi economica, finanziaria e sociale in cui versa il Paese hanno bisogno di risposte e risorse economiche per poter sopravvivere - conclude la deputata comasca - Questo Governo non ascolta il grido disperato di famiglie, lavoratori e imprese, ma è disposto a garantire certezze e liquidità al business dei migranti, è inaccettabile, e i cittadini l’hanno capito fin troppo bene".

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