Distanti ma uniti nello spoglaitio della squadra lariana

ACF Como mister Pablo Wergifker: "Non vedo l'ora di tornare, finire il campionato e andare in B"

ACF Como pensieri e parole social dallo spogliatoio della squadra di C ancora a casa.

ACF Como mister Pablo Wergifker: "Non vedo l'ora di tornare, finire il campionato e andare in B"
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ACF Como pensieri e parole social dallo spogliatoio della squadra di serie C ancora a casa.

ACF Como Elena Cascarano: "La quarantena mi ha insegnato quanto sia bella la normalità, mi mancano fatica e sacrificio sul campo"

Da oltre due mesi orami quasi tre anche l'ACF Como è ferma, stoppata a casa sul più bello quando stava veleggiando in vetta al campionato di serie C femminile e già qualificata per le semifinali di Coppa Italia di categoria. Poi la sospensione per il Coronavirus ha lasciato a metà un sogno e tenuto lontani staff e giocatrici dal campo. Aspettando di riprendere almeno ad allenarsi e avere comunicazioni definitive sul prossimo futuro, ecco pensieri e parole via social di alcuni protagonisti in maglia ACF: distanti ma uniti.

A cominciare dal mister Pablo Wergifker che ha sottolineato: "Del calcio mi manca tutto: le persone , il pallone, il campo, proprio tutto. Non vedo l'ora di tornare per finire il campionato e andare in serie B con le ragazze e il mio staff".

Paola Roventi, attaccante: "Non pensavo che qualcosa potesse mancarmi così tanto. Ho sempre dato per scontato tante cose che ora riflettendoci capisco non sono del tutto scontate. Mi mancano le sensazioni che provavo prima, durante e dopo una partita mi manca festeggiare con il gruppo e ascoltare i consigli. Mi manca tutto del calcio".

Virginia Valente, attaccante: "Cosa mi manca del calcio? Mi manca ogni emozione che provoca questo sport. Ma ciò che mi manca di più è esultare con le mie compagne ed essere felice dopo ogni vittoria. Mi manca la mia squadra".

Giulia Segalini, difensore: "Mi manca il continuo mettermi in gioco e lottare per raggiungere obiettivi importanti con tutta la squadra".

Giorgia Bettineschi, portiere: "Cosa mi manca del calcio? Tutto.. dallo scherzare in spogliatoio, a faticare sul campo e gioire per una vittoria. Ma potrei dire molto altro. Non importa cosa sia successo durante la giornata, sai già che la soluzione a tutto è preparare la borsa, andare al campo e respirare ossigeno".

Ana Carolina Cannone, difensore: "In questo lungo periodo quando arriva il fine settimana è strano non sentire più quella piccola ansia pre partita della domenica, il non fare più la borsa e non trovarmi più con le mie compagne per poi andare insieme nello spogliatoio per concentrarci sulla partita".

Elena Cascarano, difensore:"La quarantena mi ha insegnato quanto sia bella la normalità e quanto ci si lamenti del nulla nel quotidiano. Il calcio per me è ossigeno. Mi mancano la fatica e il sacrificio sul campo che vengono ripagati dal divertimento nei 90 minuti".

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