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Il Covid, la crisi, la criminalità. Il Procuratore Piacente: "Servono acceso al credito e il controllo delle istituzioni"

La preoccupazione è che gli usurai si approfittino della difficile situazione economica dopo l'emergenza sanitaria.

Il Covid, la crisi, la criminalità. Il Procuratore Piacente: "Servono acceso al credito e il controllo delle istituzioni"
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Nicola Piacente, 59 anni, guida la Procura della Repubblica di Como dal 2012. Ormai conosce molto bene il territorio comasco e, in questi anni, ha affrontato inchieste e processi delicati. In questi mesi è stato chiamato a organizzare il lavoro della Procura di Como al tempo del Covid-19.

Il Covid, la crisi, la criminalità. Intervista al Procuratore Piacente

Il timore che una nuova crisi economica dovuta al Covid favorisca la criminalità è fondato?

"E’ una preoccupazione mutuata dall’esperienza fatta durante la crisi del 2008. Chi aveva difficoltà di accesso al credito, si è rivolto per dei prestiti alla criminalità organizzata o a chi pratica l’usura. Cosa accade poi? Il soggetto non riesce a pagare gli interessi così o la criminalità subentra nella gestione dell’azienda oppure l’impresa viene direttamente ceduta dal titolare a chi ha concesso la liquidità. La soluzione a mio parere deve essere un accesso al credito agevolato ma con merito e su questo il Governo mi sembra si sia attivato. D’altra parte potrebbero aiutare dei comitati antiusura in cui al tavolo siedano Camera di Commercio, Prefettura, forze dell’ordine, istituti bancari, autorità giudiziaria. Insomma l’istituzione di un presidio istituzionale che monitori la situazione".

L’intervista integrale sul Giornale di Erba, di Cantù e di Olgiate
da sabato 30 maggio 2020 in edicola
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