Politica

George Floyd, Zoffili: sinistra strumentalizza

La posizione del deputato e capogruppo della Lega in commissione Affari esteri e comunitari.

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"Vergogna bandiere Usa bruciate, solidarietà agli americani".

La posizione del deputato della Lega

"Per i noti delinquenti dei centri sociali ogni occasione è buona per scendere in piazza a far casino, rispolverando le solite frasi su razzismo, fascismo e xenofobia, strumentalizzando a scopi politici perfino la morte del povero George Floyd come dimostra chiaramente la richiesta di cancellare i Decreti firmati da Matteo Salvini, in un momento in cui c'è invece grande bisogno di sicurezza - le parole del deputato leghista Eugenio Zoffili - Ieri, questi paladini dell'accoglienza non hanno perso occasione per vomitare il loro odio, rispolverando l'antiamericanismo tipico della sinistra nostrana davanti ai consolati statunitensi in Italia, dando addirittura alle fiamme le bandiere a stelle e strisce, e oggi vogliono fare il bis di questa vergogna".

La violenza non è mai giustificabile

"L'utilizzo della violenza non è mai giustificabile e se un poliziotto ha sbagliato deve pagare, ma ritengo doveroso rappresentare la mia solidarietà agli amici americani, colpiti in questi giorni da una intollerabile ondata di violenze e saccheggi nel loro Paese, e da una campagna di propaganda e disinformazione orchestrata da chi ha avviato un'operazione finalizzata chiaramente a screditare il presidente Trump in vista delle prossime presidenziali Usa", continua Zoffili.

Riferimenti al Governo italiano

"Piuttosto i nostri kompagni prendano una posizione contro questo Governo che fa chiudere le imprese e affama le famiglie, che dimentica i più deboli, che dimostra ogni giorno la propria incapacità. Manifestino civilmente il loro pensiero contro una maggioranza che abbandona 8 milioni di studenti, li vorrebbe ingabbiare in barriere di plastica e nonostante tutto ciò che è successo snobba l'educazione sanitaria. Si rimbocchino le maniche per il loro futuro, senza lasciarsi manovrare come spesso accade dal "grande fratello"mediatico.", chiude il leghista.

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