Gianmarco Molteni tocca quota 200 presenze ed entra nella storia del Figino Calcio
Il Giornale di Cantù regala ai lettori di Giornaledicomo.it le più belle storie raccontate nel corso del 2020 sulle pagine del nostro settimanale. Una piacevole lettura sotto l'ombrellone.

Come ci si sente ad aver raggiunto 200 presenze in campionato nella prima squadra della società in cui giochi da quando hai iniziato a tirare calci a un pallone? Lo sa bene Gianmarco Molteni, 29 anni, centrocampista che milita nel Figino Calcio da quando ne aveva 6. Da allora l’impegno e i valori di «umiltà, rispetto, grinta, voglia e tanta passione» condivisi con la società non si sono mai tramutati.
Gianmarco Molteni tocca quota 200 presenze ed entra nella storia del Figino Calcio
«Mi sento come al primo giorno – racconta Molteni – Sono sempre più motivato. La voglia è sempre moltissima, puntando sempre a lottare per fare bene in campionato e giocarsela con tutte le squadre. Purtroppo negli ultimi anni non sono arrivati i risultati sperati, ma mi sono promesso che almeno fino a quando questa squadra non tornerà in Seconda categoria continuerò a giocare». Un traguardo importante che Gimmy, soprannome con cui è conosciuto, ha festeggiato con una maglia celebrativa indossata durante e dopo la partita della scorsa domenica contro la Cogliatese, finita in pareggio grazie proprio a un suo gol. «In un mondo dove ormai a qualsiasi livello, la fede, i colori e la passione non contano più, per me è motivo di grande orgoglio avere raggiunto questo traguardo con la squadra del mio paese – confida Molteni – Per me è stata una partita molto emozionante, che ho condiviso con il calore dei miei compagni, i mister e i dirigenti. Mi sono arrivati molti messaggi anche da ex compagni e allenatori e questa cosa mi ha fatto molto piacere».
Una seconda famiglia
Un ragazzo ben voluto e legato alla società, fin da quando era bambino. Gianmarco ha infatti percorso interamente la trafila dal settore giovanile fino agli esordi in prima squadra, quando non era ancora maggiorenne. «E’ una seconda famiglia ormai – spiega il calciatore – Ho avuto delle offerte in passato, ma non ho mai voluto andare via da questa società. Ottenere risultati e togliersi soddisfazioni con questi colori per me non ha prezzo». Ma qual è stata la gioia più grande di questi anni? «Sicuramente la promozione in Seconda categoria. Vincere la finale play off davanti a una marea di gente “Biancoverde” è stato qualcosa di fantastico, ma anche il gol del pareggio contro il Vighizzolo che ci ha permesso di salvarci l’anno successivo è stato molto importante». E il momento più amaro? «Certamente la finale persa dei playout di Seconda categoria». Le sfide e gli obiettivi sono ancora molti e questo 2020 avrà un sapore ancora più speciale: «Il Figino Calcio festeggerà 50 anni dalla sua nascita, speriamo di fare un bel regalo in campo perchè se lo merita».
(Giornale di Cantù, sabato 8 febbraio)