Le lezioni all'Insubria restano a distanza. Gioventù Nazionale: "Sconcertante non abbiamo trovato una soluzione per ripartire"
Solo didattica da casa, fatta eccezione per chi deve frequentare corsi pratici.
Il 21 luglio 2020 L'università Insubria ha diramato le disposizioni della fase 3 dell’emergenza sanitaria Covid 19 ma le notizie non sono buone. Fatta eccezione per chi deve seguire lezioni pratiche, tutti gli altri studenti continueranno con la didattica a distanza fino a data da destinarsi (Qui i dettagli pratici). Scelta che non piace ai ragazzi di Gioventù Nazionale.
Le lezioni all'Insubria restano a distanza anche dal 24 agosto
“Leggo, molto amareggiato, che il mio ateneo insieme a molti altri in Italia ha optato per mantenere la didattica a distanza, con annessi esami online, per almeno tutto il primo semestre del prossimo anno accademico -riferisce lo studente e membro di Gioventù Nazionale Valerio Colombo aggiungendo - Noi studenti paghiamo migliaia di euro l'anno di tasse universitarie che per prossimi sei mesi, in pratica, ci consentono solamente di ricevere i link di partecipazione alle lezioni".
“E’ assolutamente una situazione sconcertante questa che si sta delineando negli atenei lombardi, le istituzioni che durante il lockdown e nella lunga fase 2 e 3 hanno abbandonato i giovani studenti che si sono dovuti arrangiare e dopo quasi sei mesi non si è stati in grado di
trovare una soluzione ottimale per ripartire. Ma per il Governo l’istruzione, l’università e la ricerca non erano così importanti che hanno addirittura creato due Ministeri scorporando l’unico già presente dell’istruzione, l’università e la ricerca in altri due dicasteri? Che di fatto sono parecchio in difficoltà nel gestire la situazione ripartenza” - sostiene Andrea Matteri, studente e membro di Gioventù Nazionale.
La posizione di Gioventù Nazionale
"Noi di Gioventù Nazionale chiediamo, come è nostro diritto di poter ripartire anche negli studi in presenza, ci pare abbastanza forzato vedere scuole e università chiuse, mentre i locali e gli svaghi sono perfettamente consentiti, assolutamente importanti, non vogliamo certamente cadere nel bieco qualunquismo di chi se la prende con gli svaghi, non è questo il tema, però ci interessa allo stesso tempo comprendere quali sono le priorità per il governo e per le istituzioni che pare giochino a scaricarsi addosso le responsabilità che nessuno vuole prendersi" spiegano in una nota.
"L’istruzione è importante, l’università è importante in quanto polo aggregativo di giovani menti e conoscenze che tanto possono dare alla nazione - prosegue il documento - ma pare che tutti siano ciechi e sordi, sono palesi i limiti della didattica a distanza, come allo stesso tempo sono palesi i limiti di dover sostenere una sessione di esami in modalità on-line, riprendere è necessario, con le dovute cautele, investendo sull’edilizia scolastica e universitaria, la didattica a distanza ha finito i suoi giorni, siamo tornati nei bar, chi lavora è tornato in ufficio, siamo tornati al parco e pure in discoteca, ora è tempo però di pensare anche alla nostra istruzione".