Anna la pasionaria, l'ultima staffetta partigiana compie 100 anni
Ferrario è stata festeggiata dall'Amministrazione comunale e dagli amici in Municipio.

Anna la pasionaria, l'ultima staffetta partigiana di Appiano Gentile, festeggia il secolo di vita. Proprio oggi, martedì 4 agosto, ha compiuto 100 anni e l'Amministrazione comunale ha voluto renderle omaggio in Municipio.
Anna Ferrario, 100 anni di impegno politico
E' stata accolta in Villa Rosnati, questa mattina, dal sindaco Giovanni Pagani, dal suo vice Fulvia Pagani e dagli assessori Pasquale Vergottini e Fabrizio Rusconi. Visibilmente emozionata, Ferrario, conosciuta anche come Anna la rossa, sia per il colore dei capelli che per l'appartenenza politica, ha salutato i presenti ripercorrendo una vita in "trincea". Insieme alla sorella Tecla e al fratello Luigi, infatti, è stata una delle protagoniste della storia locale. Iscritta al Partito comunista dal 1945, fino al suo scioglimento, ha svolto il ruolo di staffetta partigiana e si è occupata anche della propaganda. Una lunga storia di impegno politico, tutto votato all'uguaglianza, come ha sottolineato lei stessa. Appianese d'origine ha sempre vissuto nella zona del Monte Carmelo, in una casa utilizzata dai partigiani per le loro riunioni segrete. "Da Milano arrivavano i volantini di propaganda, che poi distribuivamo in paese - ha raccontato - Ci adoperavamo anche per portare medicinali, soldi, pane e altri viveri alla 52esima Brigata Garibaldi. Avevo 25 anni all'epoca". Memorabile il giorno della Liberazione, quando Ferrario, insieme a Cesare Rampoldi, detto Cesare Varesa, noto partigiano e comunista appianese, salì sul balcone del Municipio e lui le mise il mitra al collo. Al momento conviviale di questa mattina, erano presenti anche gli amici e gli ex sindaci Achille Tettamanzi e Giuseppe Taiana. Ad Anna, oltre a un una calla rossa, è stato regalato anche un biglietto di auguri realizzato a mano dal pittore Erminio Guzzetti e corredato dalla frase: "Buon compleanno. Buon centenario, a te, indomita Anna, che sei una amica e una donna speciale".
Il discorso del sindaco
Parole speciali quelle scandite dal primo cittadino durante la festa: "Vorrei dire una cosa personale. Nemmeno un ricordo di gioventù, ma di infanzia: noi siamo parenti perché mia mamma e la mamma di Anna erano cugine e in casa si parlava spesso. Nella mia famiglia, allora, si avevano idee differenti da quelle della famiglia Ferrario. Eppure tutte le volte che si confrontavano queste idee c'era una grande stima e rispetto reciproco. All'epoca ero un bambino e non avevo una coscienza politica: si è andata formando grazie a questi confronti che mi sono stati regalati da tante persone, in modo particolare da Anna. Le persone democratiche e oneste possono costruire insieme la società anche nella diversità".