Passaggi a livello a Como, raddoppia il tempo di chiusura. Landriscina: "Rischiamo code fino in viale Innocenzo"
La direttiva arriva dall'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie.
E' una vera e propria bomba a orologeria quella che sta per scoppiare nel Comune di Como. Il sindaco Mario Landriscina infatti ha reso noto oggi, martedì 11 agosto, che con tutta probabilità da settembre, al massimo da ottobre, i passaggi a livello cittadini in media raddoppieranno i tempi di chiusura per il passaggio dei treni.
Passaggi a livello, raddoppia il tempo di chiusura delle sbarre
Il primo cittadino ha voluto informare la cittadinanza nell'immediatezza. "Qualche settimana fa FerrovieNord mi ha chiesto un incontro per comunicarmi l'allungamento dei tempi di chiusura dei nostri passaggi a livello nel tratto tra Como Borghi e Como Lago - ha spiegato Landriscina - La loro è stata una decisione unilaterale che mi hanno fatto piovere addosso. A imporre questa novità infatti è l'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie che vuole diminuire l'incidenza dei sinistri ferroviari".
Nel concreto cosa significa? Le sbarre di viale Battisti passeranno da una chiusura di 1 minuto e 1 un secondo a 2 minuti e 15 secondo; quello di viale Lecco/via Bertinelli da 59 secondi a 2 minuti e 45 secondi e quello di viale Lecco/piazza Verdi da 59 secondi a 2 minuti e 30 secondi.
"Se calcoliamo che sulla nostra tratta passano tra i 4 e i 6 treni l'ora, le sbarre resteranno chiuse quasi simultaneamente per circa 17 minuti ogni ora - ha spiegato il sindaco - Trovo questa proposta di FerrovieNord davvero difficile da digerire perché come minimo le code arriveranno in viale Innocenzo. Si andranno a sommare traffico e inquinamento in centro città. E aggiungo: in questa zona c'è un ospedale con Pronto Soccorso. Che giro dovranno fare i mezzi di soccorso per evitare di imbottigliarsi nel traffico?".
L'assessore Gervasoni provoca: "Allora fermate il treno a Borghi"
Il sindaco quindi nella giornata di ieri, 10 agosto 2020, ha avuto incontro con il Prefetto, le forze dell'ordine, i responsabili di FerrovieNord e dell'Agenzia ma le posizioni purtroppo sembrano essere granitiche malgrado su quella tratta gli incidenti dal 2015 a oggi siano stati solo cinque.
Un allungamento dei tempi davvero arrivato come una doccia gelata sul Comune di Como. L'assessore alla Mobilità, il neo-insediato Pierangelo Gervasoni, spiega: "Nell'ultimo anno Ferrovie ci ha fatto formale richiesta di un spazio in concessione per l'installazione di un nuovo Sistema di Protezione di Marcia del Treno, appunto per diminuire il numero dei sinistri. Fin dall'inizio abbiamo chiesto che con questo nuovo metodo non ci fossero allungamenti nei periodi di chiusura delle sbarre. Ferrovie ci aveva assicurato 'che l'attivazione del sistema non comporta sensibili variazioni dei tempi di apertura/chiusura del PL'".
Le soluzioni? In tempi così stretti non molte. "Provocatoriamente vorrei dire a Ferrovie che potremmo decidere a questo punto di fermare la linea a Como Borghi - ha commentato l'assessore Gervasoni - D'altra parte dovremmo prendere in considerazione un interramento del tratto tra Borghi e Lago ma sarebbe un progetto estremamente complesso".