la querelle

Bonus 600 euro, il sindaco Broggi ci ripensa: "Li restituisco"

Dopo l'annuncio di ieri, il primo cittadino di Solbiate ha deciso di riconsegnare i soldi all'Inps.

Bonus 600 euro, il sindaco Broggi ci ripensa: "Li restituisco"
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Nella giornata di ieri, 10 agosto 2020, in pieno scandalo "furbetti" come è stato definito, il sindaco di Solbiate con Cagno Federico Broggi nonché segretario provinciale del Pd, ci aveva messo la faccia. Aveva spiegato perché lui, amministratore locale ma anche partita Iva aveva chiesto il Bonus di 600 euro all'Inps. Ha ricevuto, anche attraverso i social, tanti messaggi di solidarietà perché non si può paragonare lo stipendio di un parlamentare all'indennità di un sindaco di un piccolo Comune. Oggi Broggi ci ripensa e annuncia del tutto sorprendentemente che restituirà i soldi all'Inps.

Bonus 600 euro, il sindaco Broggi ci ripensa: "Li restituisco"

Ecco il suo messaggio integrale.

"Voglio ringraziare tutti coloro che hanno espresso attestati di stima e affetto nei miei confronti e soprattutto nei confronti del lavoro svolto, ma per fermare questo sputtanamento collettivo serve anche dare dimostrazione concreta di dignità e onestà (senza h, nel mio caso), fugare ogni dubbio e spiegare a chi sta conducendo questa campagna che si può essere diversi nei modi, nei comportamenti e nei gesti. Oggi ho quindi scritto all’INPS (mail delle 14.38, chi vuole anche il testo, si faccia avanti) chiedendo come restituire i soldi del bonus INPS.

Molti mi hanno sconsigliato di farlo: “ammetteresti di aver sbagliato”. Ecco, no, nessuna ammissione, ma la semplice dimostrazione che se sei una persona corretta, non hai paura a dimostrarlo. E voglio dimostrarlo, perché alla mia moralità ci tengo molto. Preferisco metterci subito la faccia, come ho fatto ieri spiegando razionalmente perché ho chiesto un bonus e lo faccio anche oggi (in modo più arrabbiato), così come ho sempre fatto nella mia vita. Quindi, ecco i soldi (non appena avrò ricevuto le indicazioni dall’INPS e avrò fatto il bonifico, lo saprete) e ci si rimbocca le maniche.

Arriva però il tempo delle valutazioni, di capire se ha senso fare politica in questo modo e in questo contesto. Se ha senso passare le giornate a lavorare per sentirsi dare del ladro dal tuo Stato, quello Stato che hai servito negli ultimi mesi sputando sangue. Per me l’impegno pubblico ha sempre avuto un senso profondo e certe parole, certe frasi, certi ragionamenti affrettati calati dall’alto su tutti indistintamente hanno fatto davvero male.

Molti sono stati anche coloro che non si sono espressi, lasciando tutti noi, assessori e consiglieri compresi, in mezzo a tutto ciò. A voi il più grosso ringraziamento".

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