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Dorme nel parcheggio del Bennet: arrestato un marocchino già espulso

Sul posto è intervenuta la Polizia locale.

Dorme nel parcheggio del Bennet: arrestato un marocchino già espulso
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Ieri, 5 ottobre 2020, alle 12 una pattuglia della Polizia locale di Cantù è arrivata in Corso Europa, al Centro commerciale Bennet 2000. Gli addetti alla vigilanza avevano segnalato un soggetto di nazionalità straniera sdraiato a dormire nel parcheggio.

Dorme nel parcheggio del Bennet: arrestato un marocchino già espulso

Protagonista del fatto un uomo di circa 40 anni che, una volta svegliato, ha detto di essere privo di documenti. Non aveva nessun problema di salute, come constatato anche da un equipaggio del 118 intervenuto nel corso della stessa mattinata. La Polizia locale ha quindi proceduto a un fermo di identificazione con accompagnamento al Comando, dandone immediata notizia al Pubblico Ministero di Turno. Dopo averlo rifocillato, l’indagato è stato tradotto dagli operanti presso il gabinetto scientifico della Questura di Como per i rilievi foto-dattiloscopici, dai quali emergeva che lo straniero risultava essere D.K, nato in Marocco il 01.01.1978, già espulso con provvedimento prefettizio nel 2017 del Prefetto di Milano, con visto a partire del 16/05/2019 attraverso accompagnamento presso la frontiera aerea di Bologna.

Dall’interrogazione della banca del sistema digitale d’indagine sono emersi diversi precedenti penali a carico dell’extracomunitario tra cui: falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale, danneggiamento, violazioni in tema di stupefacenti, ricettazione, porto di armi od oggetti atti ad offendere, guida senza patente, violazione di domicilio, falsità materiale commessa dal privato, fuga a seguito di sinistro con lesioni. Risultava aver già scontato 10 anni di carcere.

Alla luce del quadro info/investigativo appurato, K.D è stato tratto in arresto, in quanto destinatario di un provvedimento di espulsione debitamente eseguito, rientrava nel territorio dello Stato senza una speciale autorizzazione del Ministro dell'Interno. La condotta è punita con la reclusione da uno a quattro anni e successiva nuova espulsione con accompagnamento immediato alla frontiera. Questa mattina è stato processato per direttissima ed è stato convalidato il suo arresto, aggiornato il processo al 14 ottobre, ed applicata la misura cautelare del divieto di dimora nell’intera Regione Lombardia in attesa dell’udienza.

Le parole dell'assessore

L’assessore alla legalità e Polizia Locale, Maurizio Cattaneo ha dichiarato: "Esprimo gratitudine alla Polizia Locale per l’intervento rapido, efficacie e risolutivo di una situazione di illegalità che si accompagna ad una costante azione di meticoloso presidio della città. Alcuni fenomeni illegali e degradanti sul nostro territorio sono pressoché assenti, quale testimonianza di pianificazione, programmazione, implementazione e rendicontazione ai nostri cittadini delle politiche a tutela della sicurezza urbana. Tutto ciò anche a tutela delle iniziative del sistema di assistenza pubblico e del terzo settore per il sostegno alle situazione di effettiva marginalità. Ringrazio anche la Questura per la consueta collaborazione prestata".