Nuovo Dpcm, stasera Conte parlerà al Paese
Alle 18 la diretta con il Presidente del Consiglio per conoscere le nuove misure, a distanza di cinque dall'ultimo decreto. Ecco che cosa aspettarsi
Dopo cinque giorni dalla firma dell'ultimo Dpcm uno nuovo in arrivo. Diverse le indiscrezioni dei giorni scorsi e le anticipazioni sulle misure in discussione. Stasera, parola al Presidente del Consiglio.
Nuovo Dpcm, stasera parla Conte
L'appuntamento è alle 18. In collegamento nazionale, il Presidente del Consiglio farà il punto della situazione Covid in Italia e delineerà le nuove misure chieste agli italiani nella speranza di arginare il contagio. Come ormai scontato, nei 5 giorni di valenza dell'ultimo Dpcm non ci sono stati benefici "tangibili" (del resto, come si ripete da maggio, servono alcune settimane per poter misurare l'efficacia dei provvedimenti) ma l'impennata della curva dei casi positivi e la salita dei ricoveri, seppur lontana da maggio, avrebbe convinto l'Esecutivo a scelte più rigorose.
Le indiscrezioni
Delle tante anticipazioni trapelate nei giorni scorsi alcune troverebbero già conferma. Tra queste, l'obbligo di smart working al 75% (o 70%) per le Pubbliche Amministrazioni e la raccomandazione alle aziende private di fare lo stesso e lo stop a sagre e fiere. Vietate anche le riunioni in presenza. Sembra sfumata dopo una lunga discussione l'ipotesi di una quarantena alle 22 o alle 23, in forza invece dell'obbligo di chiusura alle 24 per ristoranti, bar e locali (come già è in Lombardia) con divieto di vendita non al tavolo dalle 18. Non ancora definito invece il limite a sei persone per ogni tavolo.
Sport: questione aperta
Sullo sport la discussione sembra ancora non conclusa. Si starebbe valutando se estendere a tutto il Paese lo stop agli sport di contatto anche dilettantistici come fatto dalla Lombardia (restringendo quindi le norme del precedente Dpcm) mentre sembra esclusa la possibilità di restrizioni particolari a seconda dell'indice di contagio delle singole regioni. Ancora aperto il nodo palestre e piscine: le prime ipotesi nei giorni scorsi hanno fatto alzare la voce alle imprese del settore che dalla primavera hanno investito risorse non indifferenti per adeguare strutture e protocolli al fine di garantire accesso e pratica in sicurezza. Queste, dalla loro, avrebbero anche l'assenza finora di focolai sviluppatisi o diffusisi all'interno delle strutture.