Fermi: "Situazione assurda"; Turba: "La Lombardia non può aspettare i tempi di Roma"
Le parole del presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi.
Il presidente del Consiglio di Regione Lombardia Alessandro Fermi reputa assurda l'incertezza e la confusione generata dal nuovo Dpcm e delle zone rosse, arancioni e gialle.
Le parole di Fermi: "Situazione assurda"
Ormai sembra chiaro che le misure del nuovo Dpcm e le zone gialle, arancioni e rosse entreranno in vigore a partire da venerdì 6 novembre e non come inizialmente detto dal 5 novembre, ovvero domani.
"E' tutto spostato a venerdì", ha infatti informato il presidente Fermi che intorno alle 18 aveva voluto fare chiarezza sulla situazione.
Al presidente del Consiglio regionale, infatti, è stato inoltrata la comunicazione di un dirigente scolastico che informava i genitori che domani, 5 novembre, i ragazzi di seconda e terza media non sarebbero dovuti andare a scuola. "Ricevo questa comunicazione inviata alle famiglie da un dirigente scolastico: capisco la necessità di informare i genitori il prima possibile ma ad ora non vi è alcuna ordinanza che legittimi questa comunicazione - ha detto Fermi - Non so quanto sia diffusa rispetto ai vari Istituti Scolastici, ma - al momento - le classi delle medie sono tutte in presenza. So che è assurdo, ma solo dopo la pubblicazione dell’ordinanza da parte del Ministro Speranza avranno efficacia le varie limitazioni. Il fatto che alle 17.45 non vi sia ancora nulla si commenta da solo. Questa situazione vale purtroppo anche per tutte le altre misure contenute nel dpcm del Governo".
Il commento del sottosegretario di Regione Lombardia Fabrizio Turba
“Cari Conte e Speranza alle ore 19,30 ancora non sappiamo con certezza cosa accadrà in Lombardia domani, o venerdì che sia, adesso basta, non possiamo attendere i tempi romani. I bar, i ristoranti, i parrucchieri, insomma tutti i lavoratori, le mamme e i papà, i nostri studenti non possono continuare a vivere nell’incertezza! Abbiamo bisogno di decisioni certe e, nel caso di chiusure, di soldi subito per non ammazzare la Lombardia e di
conseguenza l’Italia”. Lo afferma il sottosegretario di Regione Lombardia, con delega ai Rapporti con il Consiglio regionale, Fabrizio Turba.