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Bando Sì Lombardia, fuori i parrucchieri. Orsenigo (Pd): "Regione risolva questo cortocircuito burocratico"

Problemi sui ristori messi a disposizione dalla Lombardia a partire dal 9 dicembre.

Bando Sì Lombardia, fuori i parrucchieri. Orsenigo (Pd): "Regione risolva questo cortocircuito burocratico"
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“Regione Lombardia faccia subito in modo di estendere i ristori economici di “Sì! Lombardia” anche ai parrucchieri. Questi al momento sono infatti in larga parte esclusi dalla platea dei beneficiari per un assurdo pasticcio burocratico”. E' la richiesta urgente di Angelo Orsenigo, consigliere regionale comasco Dem, agli inquilini del Pirellone dopo che per una questione di codici Ateco i parrucchieri non possono accedere al bando indetto dalla Regione.

Bando Sì Lombardia, fuori i parrucchieri

“La premessa dei ristori regionali era quella di non lasciare indietro alcuna categoria professionale penalizzata dalla pandemia. Invece, per una scelta incomprensibile di Regione Lombardia, i parrucchieri sono stati lasciati completamente fuori da questi aiuti. Tra i codici Ateco non compare infatti quello che identifica i servizi di barbiere e parrucchiere. Sembrerebbe inutile precisare che, nonostante siano stati aperti durante il periodo di zona rossa, i parrucchieri sono stati danneggiati dalla restrizione di movimento tra Comuni, oltre che dal fattore psicologico legato all’emergenza sanitaria che ne ha scoraggiato i clienti. Perché non riconoscere degli aiuti a un gruppo di professionisti oggettivamente in difficoltà?” si chiede Orsenigo.

“Regione Lombardia risolva questo cortocircuito burocratico, generato spero per disattenzione o non per intenzione, prima dell’apertura delle adesioni a “Sì! Lombardia” il 9 di dicembre. La tutela dell’economia lombarda deve necessariamente passare dalla tutela delle piccole e medie imprese come i parrucchieri e barbieri. Queste da sempre animano le economie locali del territorio e non possono essere lasciate da sole” conclude Orsenigo.

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