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Stop ai treni Svizzera Italia: Oggi il confronto De Micheli e Sommaruga. Terzi: "Pasticcio dell'ultimo Dpcm"

Cgil preoccupata per i frontalieri. Regione Lombardia scrive al Governo.

Stop ai treni Svizzera Italia: Oggi il confronto De Micheli e Sommaruga. Terzi: "Pasticcio dell'ultimo Dpcm"
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Alla notizia del fermo dei treni frontalieri tra Italia e Svizzera, c'è stata un'insurrezione da più parti. I sindacati annunciano gravi problemi per i frontalieri e Regione Lombardia chiede al Governo di sistemare la situazione. Il Ministro dei Trasporti oggi parlerà con il suo omologo elvetico.

Stop al traffico ferroviario Italia-Svizzera

Stop ai treni Svizzera Italia. Cgil: "Dura prova per i nostri frontalieri"

"Grave la decisione delle Ferrovie Federali Svizzere di bloccare i treni transnazionali da e per la Svizzera a partire da giovedì 10 dicembre per un tempo non meglio precisato - scrive la Cgil di Como - Il provvedimento che riguarda tanto il traffico a lunga percorrenza quanto il TILO (Treno Regionali Ticino Lombardia) che, sulla base di quanto comunicato dalle ferrovie svizzere, rappresenterebbe la risposta alle misure di sicurezza previste in Italia dal Decreto della presidenza del Consiglio dei ministri, provvedimenti che le FFS ritengono di non poter soddisfare, metterà a dura prova le condizioni di migliaia tra i nostri lavoratori frontalieri che quotidianamente ne fanno uso".

"La sorprendente decisione getterà da domani nell’incertezza oltre 5000 dei 70.000 lavoratori frontalieri del Ticino che, nella migliore delle ipotesi, finiranno per adottare l’alternativa del mezzo privato, quando possibile, caricando ulteriormente le reti viarie di collegamento già di norma congestionate con buona pace dei tempi di percorrenza e dell’ambiente" aggiungono i sindacati.

"Un provvedimento che oltre ad evidenziare ancora una volta, come denunciamo dall’inizio del contagio, l’assenza di una sia pur minimo coordinamento interregionale, se possibile, aggiunge ulteriore perplessità nella gestione della pandemia da parte dei Cantoni di confine che, pur in presenza di un tasso di contagio tra i più alti al mondo (come ha ricordato in novembre l’OMS), per ragioni squisitamente economiche, hanno adottato provvedimenti troppo blandi a giudizio unanime ed ora - commentano dalla Cgil - al contrario, dichiarano di non poter garantire provvedimenti minimi come la misura della temperatura corporea ed il distanziamento sociale sui treni.

"Urge un intervento presso i Governi Cantonali delle Istituzioni nazionali e regionali italiane nel quadro di una leale collaborazione, al fine di ripristinare i collegamenti ferroviari per migliaia di lavoratrici e lavoratori che, utile ricordarlo, contribuiscono in maniera determinante al sistema economico elvetico nei Cantoni di confine" concludono.

Regione Lombardia: "Pasticcio dell'ultimo Dpcm del Governo"

Regione Lombardia però non ci sta ed è pronta a scrivere al Ministro dei Trasporti Paola De Micheli. 

"L'interruzione dei treni tra Italia e Svizzera, annunciata dalle Ferrovie elvetiche, è figlia di un pasticcio determinato dall'ultimo Dpcm che introduce norme eccessivamente burocratiche per i viaggiatori in ingresso dalla Svizzera - sottolinea l'assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, annunciando una lettera al Ministero dei Trasporti - È necessario che il Governo rimedi nel più breve tempo possibile al danno arrecato ai lombardi e in particolare ai frontalieri. Scriverò al ministro per chiedere interventi rapidi. È del tutto evidente che il Governo abbia emanato delle norme senza valutare le ricadute concrete, e gravi, per i lombardi".

“Ecco le gravi conseguenze di scelte assurde del Governo. L’Esecutivo intervenga subito per rimediare al pasticcio che mette in pericolo il lavoro di migliaia di frontalieri Lombardi. Non c’è tempo da perdere”. È la dura presa di posizione del sottosegretario di Regione Lombardia con delega ai Rapporti con il Consiglio regionale, Fabrizio Turba.

“Ancora una volta – ha rimarcato Turba – il Governo dimostra di non voler tutelare i Lombardi e la Lombardia. Le scelte dell’Esecutivo hanno già messo in ginocchio migliaia di attività, creato serie difficoltà a tante famiglie lombarde e fatto chiudere tanti negozi. Adesso anche quest’ultima assurdità che danneggia pesantemente tanti frontalieri lombardi; vigileremo affinché si arrivi presto a una soluzione e ci attendiamo una dura presa di posizione anche dai consiglieri regionali di Pd e 5Stelle”.

Confronto tra i Ministri oggi

E dal Ministero una nota vuole rassicurare:

"La questione dei collegamenti ferroviari con la Svizzera per il Governo italiano va risolta - si legge in una nota - Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si è subito attivato con le società interessate (Trenitalia e Trenord), che non avevano comunicato al Mit la decisione presa. L’obiettivo, in stretto raccordo con le autorità svizzere, è di individuare prontamente una soluzione condivisa per garantire almeno i servizi minimi essenziali tra i due Paesi. A tal fine è prevista questa mattina la telefonata tra la ministra Paola De Micheli e la sua omologa e presidente di turno della Confederazione elvetica Simonetta Sommaruga".

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