Negozianti in protesta a Canzo Zoffili (Lega): "Porterò la vostra voce in Parlamento"
"Porteró un lumino e la voce dei nostri commercianti a Roma in Parlamento".
"Non sanno più cosa fare, i commercianti massacrati dalle scellerate decisioni del governo. Stanno protestando in tutta Italia, chiedendo una sola cosa: di poter lavorare, in assoluta sicurezza per loro, per i clienti e per i dipendenti". A parlare è Eugenio Zoffili, deputato erbese della Lega e Presidente della Bicamerale Schengen, Europol e immigrazione dopo la protesta di ieri, 28 gennaio 2021, a Canzo da parte dei negozianti.
Negozianti in protesta a Canzo Zoffili (Lega): "Porterò la vostra voce in Parlamento"
"I ristori annunciati devono in gran parte ancora arrivare, la farsa dei decreti attuativi mai adottati rende ancora più evidente l'assoluta incapacità di mantenere le promesse da parte dell'esecutivo uscente, che ha ridotto sul lastrico migliaia di famiglie. Ieri in provincia di Como si è svolta una sacrosanta manifestazione, che ha visto protagonisti proprio i commercianti, partita dal comune di Canzo e da lì diffusasi a macchia d'olio nell’erbese coinvolgendo oltre un centinaio di titolari di diverse attività anche vergognosamente considerate “non essenziali” dal Governo Conte come per esempio il comparto delle palestre che peraltro oggi sta manifestando a Roma davanti alla Camera e con i cui rappresentanti sono in contatto. Manifesti funebri e lumini da cimitero in mano, davanti a quelle vetrine, a quei negozi che per loro significano tutto, hanno manifestato pacificamente per chiedere il diritto di vivere, di poter riprendere a lavorare nel pieno rispetto della tutela della salute. Ieri non ho potuto essere presente con loro, ma lo ero con il cuore e mi rendo assolutamente disponibile a incontrare gli organizzatori di questa iniziativa e tutti i titolari delle attività della nostra zona, per portare in Parlamento e in tutte le sedi opportune le loro istanze. Con me porterò in Aula anche un loro lumino. Non c'è tempo da perdere, si rischia il fallimento di interi comparti strategici e questo l'Italia non se lo può permettere".