Pallacanestro Cantù coach Bucchi: "Contro Varese non sarà semplice ma siamo pronti"
"Pur consapevole di debuttare su una panchina prestigiosa e importante come quella di Cantù, il mio stato d’animo è molto simile a quello di tutti gli altri debutti della mia carriera", spiega.
Cantù-Varese, terza giornata di ritorno del campionato di Serie A UnipolSai 2020-’21. Non uno spareggio salvezza - perché il calendario metterà davanti ai canturini ancora tante partite, ben undici dopo questa - ma è chiaro che nel derby in programma domenica 31 gennaio al “PalaBancoDesio”, palla a due alle 16, l’Acqua S.Bernardo si giocherà tanto della sua stagione. Cantù, infatti, ha attualmente 8 punti, due in più di Varese che, però, deve ancora recuperare tre partite, rispettivamente contro Brindisi, Brescia e Fortitudo. La posizione di classifica delle due compagini lombarde, quindi, fa certamente presagire una sfida cruciale, al contempo, però, non sentenziante, mancando ancora quattro mesi al termine della regular season.
Pallacanestro Cantù coach Bucchi: "Contro Varese non sarà semplice ma siamo pronti"
Resta il fatto, però, che Cantù, vincendo anche questo derby (vinto anche quello dell’andata giocato a Masnago), compierebbe un passo importante nel duello a distanza con gli storici rivali biancorossi, portandosi sul 2 a 0 negli scontri diretti e ciò, per Varese, significherebbe dover vincere necessariamente una partita in più di Cantù per mettere la testa avanti. Non sarà un derby come gli altri - questo è lapalissiano – ma, oltre alla significativa posta in palio, a rendere ancor più esclusiva la sfida numero 148 tra Cantù e Varese saranno anche un paio di peculiari circostanze. La prima: il covid. Se il virus, infatti, si era già intrufolato nella gara di andata,
costringendo la S.Bernardo a rinunciare a Jaime Smith, ecco che anche il derby di ritorno sarà condizionato dal coronavirus, con giocatori e staff della Openjobmetis recentemente colpiti in massa.
La seconda è, invece, legata al cambio in panchina poco prima di un derby: come alla vigilia della gara di ritorno di Supercoppa, infatti, anche Cantù, come Varese, ha scelto di sostituire il suo capo allenatore. A settembre Varese scelse di affidare la guida tecnica a Massimo Bulleri, subentrato ad Attilio Caja (anche se a Desio, in quell’occasione, ci andò l’assistente Vincenzo Cavazzana). Lo stesso ha fatto Cantù nella settimana che porta alla gara più sentita dalla tifoseria, affidando la gestione
della squadra a coach Piero Bucchi. 62 anni, bolognese, con all’attivo 623 presenze in Serie A, coach Bucchi è appunto subentrato in settimana a Cesare Pancotto e, contro la Openjobmetis, non solo farà il suo esordio sulla panchina biancoblù, bensì cercherà di centrare la vittoria numero 330 della sua lunga e stimata carriera. Bucchi, che ha diretto il suo primo allenamento a Cantù nella serata di martedì, ha già portato alla squadra una forte ventata di entusiasmo ed energia, qualità necessarie per svoltare la stagione nel bel pieno del girone di ritorno, in cui entusiasmo ed energia dovranno fare rima con vittorie.
"Pur consapevole di debuttare su una panchina prestigiosa e importante come quella di Cantù – ha raccontato Bucchi in sede di presentazione -, che suscita in me tanto orgoglio, il mio stato d’animo è molto simile a quello di tutti gli altri debutti della mia carriera. Provo grande voglia e tensione, ma anche la giusta attenzione per affrontare una gara. Comunque una emozione positiva, senz’altro".
Sulla partita e sulla situazione degli avversari: "Dispiace per Varese; questa, causa covid, si conferma una stagione strana. Tuttavia, sono convinto che a Desio arriverà una squadra ugualmente molto agguerrita, come in occasione del match contro Trieste. Per noi, dunque, non sarà una partita semplice ma siamo pronti. La squadra, disponibile fin da subito, sta lavorando con buona energia e intensità, qualità necessariamente da tramutare anche sul campo, domenica. Importante, infine, sarà l’aspetto mentale. Ci attende una gara dura e intensa", ha concluso il neo capo allenatore della S.Bernardo.
Il roster di Varese
Il playmaker titolare è il 27enne triestino, ex Vanoli Cremona, Michele Ruzzier; con all’attivo anche due presenze in azzurro. Il suo cambio naturale in quel ruolo è un altro giocatore italiano, Giovanni De Nicolao, al debutto nella massima categoria dopo un solido percorso in Serie A2; anche suo fratello Andrea, in forza alla Reyer, ha indossato la maglia di Varese tra il 2012 e il 2014. La guardia titolare è il veterano statunitense Toney Douglas, 35 anni a marzo, con alle spalle una lunga esperienza in NBA, campionato in cui vanta quasi 400 presenze e più di 3000 punti realizzati; al Draft del 2009 fu scelto al primo giro dai Los Angeles Lakers, con la chiamata numero 29, un turno prima di Christian Eyenga, ex biancorosso. Scambiato subito con New York, dove ha disputato le sue prime tre stagioni, Douglas ha chiuso la sua esperienza NBA quattro anni fa, collezionando 24 presenze con i Memphis Grizzlies. Le alternative in quel ruolo, però, non mancano a Bulleri, che, dalla panchina, può certamente pescare due carte importanti: il lettone Ingus Jakovics, al suo secondo anno in biancorosso; e l’americano Anthony Beane, prelevato dalla Virtus Roma, con cui il nativo dell’Illinois aveva iniziato la stagione; entrambi sono due ottimi tiratori, nonostante le percentuali da tre possano trarre in
inganno. L’ala piccola titolare è il possente Arturs Strautins, il quale sta vivendo una stagione personale strepitosa e probabilmente anche ben al di sopra delle aspettative iniziali; è un giocatore estremamente duttile, arruolabile sia da guardia sia in entrambi gli spot di ala. Lettone di nascita ma italiano di formazione, Strautins dispone inoltre di un’ottima mano da fuori, oltre a essere tosto in difesa e a rimbalzo; pedina imprescindibile per questa Openjobmetis. Così come imprescindibile è anche la presenza in campo del quasi 41enne argentino Luis Scola, icona del basket sudamericano e tra le più splendenti stelle del campionato, che il centro recordman della Nazionale “albiceleste” domina dall’inizio della stagione, stabilmente al comando della classifica dei marcatori. Gli altri giocatori di rotazione sono Anthony Morse, che cambia Scola nel ruolo del “cinque”, fresco del prolungamento di contratto; capitan Giancarlo Ferrero, bandiera e simbolo di Varese dal 2015; e l’ala Niccolò De Vico che, dopo un inizio altalenante, ha finalmente trovato - complice anche la partenza dello svedese Danzel Andersson - minuti e personalità per imporsi anche come “quattro” titolare.
Tuttavia, complici le probabili defezioni da covid nel reparto esterni, coach Bulleri potrebbe dover ricorrere ancora all’utilizzo degli “under” Nicolò Virginio e Matteo Librizzi, impiegati in campo con minutaggi importanti nella gara infrasettimanale con Trieste. Virginio – di cui se ne parla un gran bene – è un classe 2003 e, con l’Allianz, è partito addirittura titolare, giocando quasi 20’. Infine, è notizia di ieri l’ufficialità di John Egbunu, corpulento centro nigeriano, classe ’94, di 208 centimetri per 111 chili. Uscito nel 2018 dall’Università della Florida, dove aveva l’ex biancoblù Kevarrius Hayes come compagno di squadra (e di reparto), Egbunu ha alle sue spalle un’annata in G-League e qualche apparizione in Corea del Sud; causa motivi burocratici, però, non sarà a disposizione per la trasferta in Brianza.
I precedenti
Sono 147 le sfide tra Pallacanestro Cantù e Pallacanestro Varese: ospiti avanti nel bilancio delle vittorie con 88 affermazioni, contro i 59 successi dei brianzoli. Questo in programma domenica sarà il quarto derby tra le due squadre nell’arco della stagione: le due formazioni si sono infatti già affrontate in tre occasioni; due volte in Supercoppa, oltre alla gara di andata. Negli ultimi due confronti la vittoria è sempre andata a Cantù, vittoriosa a Desio 81 a 72 nel match di ritorno del girone di Supercoppa; e, con il risultato finale di 90 a 80 a proprio favore, anche nella partita di andata dello scorso 11 ottobre, disputatasi a Masnago.
Info generali
La partita tra Cantù e Varese, in diretta su Eurosport Player - radiocronaca su Radio Cantù 89.6 FM e streaming su radiocantu.com -, sarà arbitrata dai signori Saverio Lanzarini, Denis Quarta e Valerio Grigioni. Nella serata di mercoledì, invece, al “PalaRubini” di Trieste, la Openjobmetis ha disputato la sua prima gara del 2021 (recupero della 14esima giornata), dopo averne saltate quattro causa rinvii da covid. I padroni di casa hanno approfittato delle rotazioni limitate di Varese - che aveva fuori Jakovics, Douglas e Beane - per spingere, nell’ultimo quarto di gioco, il piede sul pedale dell’acceleratore, quando le energie di Ferrero e compagni sono venute inevitabilmente a mancare. 108 a 83 il risultato finale, uno scarto piuttosto netto che ha evidenziato il divario tra le due compagni in fatto di tenuta fisica e ritmo partita. Nel kappaò in terra giuliana sono comunque emersi i “soliti” due “bomber” biancorossi, vale a dire Scola e Strautins, rispettivamente a referto con 17 e 19 punti. L’italo-lettone, peraltro, ha sfoderato una sontuosa doppia doppia, catturando anche 14 rimbalzi.
Numeri e statistiche
A proposito di Strautins: il giovane di origini baltiche viaggia a 14.5 punti e 8.1 rimbalzi di media; secondo marcatore della squadra dietro a Scola e quindicesimo nella graduatoria generale della LBA. Nei rimbalzi, però, Strautins è nella Top Five, a pari merito con il “brindisino” Derek Willis. Quanto a Scola, giustappunto, il veterano latino è da tutto il campionato in cima alla classifica dei marcatori, con oltre 21 punti di media; cui si aggiungono quasi 7 rimbalzi a partita. Non a caso, i biancorossi sono noni in LBA per carambole catturate, più di 36 a incontro. Dopo Treviso, però, i varesini sono la compagine che subisce più punti (88.4) in LBA; Cantù, in media, ne subisce circa quattro di meno (84.5). Varese, infine, è reduce da 5 sconfitte consecutive: gli uomini di coach Bulleri, infatti, non vincono dalla trasferta in quel di Trento del 22 novembre scorso, nona giornata di campionato.