La Lombardia chiede l'apertura dei ristoranti fino alle 22. Confesercenti Como: "É ora di ripartire"
Nelle ultime settimane centinaia di addetti del settore sono scesi in campo in due occasioni per manifestare contro le restrizioni. In entrambi i casi (l'ultimo questa settimana) la Statale 36 è stata bloccata da un lungo serpentone di auto.
La Lombardia chiede di aprire i ristoranti fino alle 22. Il presidente Attilio Fontana e l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi, hanno inviato una lettera formale al Governo nella quale si chiede che i ristoranti e le attività assimilabili possano svolgere la loro attività anche di sera, fino alle ore 22.
La Lombardia chiede di aprire i ristoranti fino alle 22
Per i vertici della Regione è “importante che tale decisione venga presa al di là della crisi politica in atto” e ciò in relazione “alla situazione di estrema emergenza in cui versa un’intera categoria”.
Nello specifico, alla luce dei dati dell’andamento epidemiologico, della campagna vaccinale ormai entrata nel vivo, nonché della necessità di scongiurare la crisi del settore dei pubblici esercizi, il presidente e l’assessore chiedono formalmente “di estendere il periodo di attività fino alle ore 22”. Infine, Fontana e Guidesi invitano il Governo a “intraprendere ogni utile azione affinché sia concesso al mondo della ristorazione questa ulteriore facoltà, nel rispetto, ovviamente, delle misure di contrasto e contenimento dell’epidemia”.
La protesta dei ristoratori
Nelle ultime settimana centinaia di addetti del settore sono scesi in campo in due occasioni per manifestare contro le restrizioni. In entrambi i casi (l’ultimo questa settimana) la Statale 36 è stata bloccata da un lungo serpentone di auto.
Confercenti Como approva la linea lombarda
"Confesercenti Como – afferma il presidente Claudio Casartelli – sostiene con convinzione la richiesta formulata da Regione Lombardia al Governo per estendere almeno fino alle 22 l’orario di apertura dei ristoranti, una richiesta che Confesercenti aveva già formulato più volte nelle sedi istituzionali. Il comparto della ristorazione, insieme a quello del turismo, è stato quello più colpito dalla seconda ondata ed è ora che, in sicurezza, venga rimesso in moto: parliamo di migliaia di imprese e di centinaia di migliaia di posti di lavoro che devono essere salvaguardati. Le condizioni per ripartire in sicurezza ci sono tutte e auspichiamo che il Governo accolga le legittime richieste avanzate dal presidente Attilio Fontana e dall’assessore alle attività produttive Guido Guidesi”.