Como Acqua, il consiglio di Grandate si blocca perché lo statuto della società da modificare non è l'originale
Il testo da modificare presente nella delibera non è quello approvato nel 2014.
Como Acqua, il consiglio di Grandate si blocca perché lo statuto che deve essere modificato non è l'originale. E ora?
Como Acqua, il consiglio di Grandate si blocca
Vicenda curiosa quella che è andata in scena oggi, sabato 6 febbraio 2021, in consiglio comunale a Grandate. All'ordine del giorno c'era la modifica dello Statuto di Como Acqua, società che gestisce il servizio idrico integrato in provincia di Como, che essendo una partecipata pubblica ha bisogno del benestare di tutti i consigli comunali della Provincia. Il problema? Il consigliere di Uniamo Grandate Dario Lucca si è accorto che il testo dello statuto inserito nella delibera per le modifiche non è quello originale del 2014, approvato al momento della costituzione di Como Acqua.
Una questione non di poco conto che il consigliere Lucca ha segnalato al sindaco di Grandate Alberto Peverelli che ha chiesto una sospensione della seduta per fare delle verifiche. Tornato il aula anche il sindaco ha confermato la discrepanza tra i due documenti. A quel punto il consigliere Lucca ha presentato una pregiudiziale, accolta dalla maggioranza, così da rinviare la discussione del punto all'ordine del giorno a quando saranno stati fatti i dovuti approfondimenti.
"Ovviamente non ho nulla contro Como Acqua - sottolinea Lucca - ma non possiamo approvare una delibera errata solo perché nessuno se ne è accorto. Gli atti arrivano dalla società che dovrà spiegare non solo a Grandate ma a tutti i Comuni oltre che alla Provincia di Como che hanno già approvato la delibera cosa è successo. Per quanto mi riguarda, devo ringraziare mia figlia di 9 anni che mi ha aiutato a rileggere i due documenti e ha colto le differenze".