Avvii e cessazioni d'impresa nel 2020: in provincia di Como è nato il 19,7% in meno delle aziende
La percentuale tra aziende che sono nate e che sono morte nel 2020 si attesta sul -0,2% a Como.
Avvii e cessazioni d'impresa nel 2020: in provincia di Como sono nate il 19,7% in meno delle aziende. E' quanto emerge dalla nota informativa del 9 febbraio 2021 della Camera di Commercio di Como e Lecco.
Avvii e cessazioni d'impresa nel 2020
Le imprese registrate nell’area lariana a fine 2020 sono 73.514: 47.859 a Como e 25.655 a Lecco. La variazione percentuale è negativa in entrambi i territori: -0,2% a Como e -0,4% a Lecco; il dato lariano si attesta a -0,3%, contro il -0,6% regionale e il -0,2% nazionale. In provincia di Como si registra un’inversione di tendenza (nel 2019 le aziende erano in crescita dello 0,2%), mentre Lecco evidenzia un
calo meno significativo rispetto all’anno precedente (il 2019 si era chiuso con una diminuzione dello 0,7%). Tra i territori lombardi, solo Varese mostra un aumento delle imprese registrate (+0,2%), mentre Mantova è la provincia che mostra la diminuzione più netta (-2,1%).
Nell’area lariana lo scorso anno sono nate 3.436 imprese e hanno cessato l’attività2 3.678 aziende; pertanto, il saldo risulta negativo per 242 unità (contro le -78 del 2019).
In provincia di Como si sono registrate 2.268 iscrizioni (-19,7% rispetto al 2019), mentre le chiusure sono state 2.387 (-12,3%). La
differenza passa dalle +104 unità del 2019 alle -119 del 2020. Nel territorio lecchese, il saldo tra iscrizioni e cessazioni, pur restando negativo, migliora da -182 a -123 aziende. Le iscrizioni sono state 1.168 (-19,4%), a fronte di 1.291 cessazioni (-20,8%).
"In un anno così difficile il tessuto economico lariano ha, nonostante tutto, tenuto. C'è stato un lieve calo (-0,3%) del numero di imprese iscritte, ma inferiore a quello regionale (-0,6%) - sottolinea il Presidente dell'Ente camerale, Marco Galimberti - Si è registrata, come era prevedibile, una forte riduzione delle nuove iscrizioni (-19,6%); tuttavia sono diminuite anche le cessazioni (-15,5%). Un buon segnale è certo l'incremento dei contratti di rete e delle nuove startup innovative. Si tratta di dati che confermano quanto ci aspettavamo. Le nostre imprese hanno saputo dimostrare resilienza e coraggio in questo ultimo anno. L'impegno della Camera di Commercio è di continuare a sostenerla per favorirne il rilancio".
L'approfondimento
Il focus settoriale dell’Ufficio Studi e Statistica camerale sui dati del Registro Imprese e della banca dati Movimprese evidenzia che, al 31 dicembre 2020, nella circoscrizione lariana operavano 3.268 imprese agricole (il 4,4% del totale), 23.605 manifatturiere (il 32,1%) di cui 12.634 di costruzioni (17,2% del totale), 16.462 del commercio (22,4%) e 30.178 dei servizi (41,1%). A Como si evidenzia un peso superiore dei servizi (41,8% contro il 39,7% lecchese), mentre a Lecco risulta maggiore la quota di imprese del commercio (23,1% contro il 22% comasco) e dell’industria (32,8% contro il 31,7%). Nell’area lariana risulta in crescita il numero delle aziende dei servizi (+0,9%, percentuale analoga al dato italiano e superiore a quello lombardo: +0,6%) e delle costruzioni (+0,1%, restano invariate in Lombardia e crescono dello 0,4% in Italia). Viceversa, sono in diminuzione i settori agricoltura, industria e commercio (rispettivamente -1,3%, -1% e -1,1%). Como evidenzia un calo più significativo per l’agricoltura (-1,4%, contro il -0,9% lecchese); a Lecco mostrano diminuzioni maggiori l’industria e le costruzioni: rispettivamente -1,2% (contro il -0,9% comasco) e -0,7% (mentre cresce a Como, +0,6%).
Quanto alle forme giuridiche, a fine 2020 il 28,6% delle imprese lariane si configurava come società di capitale; il 20,7% come società di persone; il 48,3% come impresa individuale; il 2,4% come “altra forma”. Solo le società di capitale risultano in crescita (+1,5%), mentre diminuiscono soprattutto le società di persone (-2,5%). A Como si registra una quota più alta di società di capitale rispetto a Lecco (29,2% contro 27,4%), mentre quest’ultima evidenzia una quota di imprese individuali più alta: 49,9% contro 47,5%. Le società di capitale crescono più a Como (+1,8% contro il +1,1% lecchese) e anche quelle di persone e le altre forme calano in misura superiore a Lecco (le prime -3,2% a Lecco e -2,2% a Como, le seconde rispettivamente -1,6% e -0,3%). Le imprese individuali restano pressoché invariate a Lecco, contro il -0,5% di Como.
Sempre considerando l’area lariana, nel comparto artigiano si registra un calo dello 0,6% (contro il -0,5% lombardo e il -0,4% nazionale); complessivamente si sono registrate 1.275 iscrizioni (-20,6% rispetto al dato del 2019) e 1.422 cessazioni (-19,8%). La diminuzione delle imprese artigiane è in linea con il dato del 2019 (-0,7%) ma, mentre Como evidenzia un peggioramento (si passa dal -0,4% al -0,8%), Lecco mostra un deciso miglioramento (dal -1,4% al -0,2%). Il territorio comasco evidenzia un calo più consistente delle iscrizioni (-20,8% contro il -20,2% lecchese) e una diminuzione meno significativa delle cessazioni (-12,6% contro il -31,5% di Lecco). A livello regionale, tutte le province fanno registrare un calo delle aziende artigiane rispetto a fine 2019 (il dato migliore è quello di Monza Brianza: -0,2%, mentre il peggiore è quello di Mantova: -3,4%).
Nonostante il calo, le province di Lecco e di Como (con complessive 23.855 imprese artigiane registrate a fine 2020) sono tuttora prima e seconda in Lombardia e nelle prime 4 posizioni in Italia per “peso” del settore rispetto al totale delle imprese: Lecco, con il 33,2% è seconda dietro a Reggio Emilia; Como, con il 32% è quarta, preceduta anche da Verbania (media lombarda 25,4%; media italiana 21,2%).
A fine 2020 le imprese lariane gestite da giovani erano l’8,1% del totale (contro la media regionale del 7,9% e italiana dell’8,9%); si registra una diminuzione del 2,8%, meno accentuata di quella dell’Italia (-3,5%), ma superiore a quella della Lombardia (-2,5%). A Como il 7,9% delle aziende registrate è gestito da giovani, percentuale inferiore a quella lecchese (8,5%); entrambi i territori mostrano un calo (-3% a Como e -2,6% a Lecco).
Alla fine dello scorso anno, le imprese lariane gestite da donne erano il 19,5% del totale (quota superiore alla media lombarda, ma inferiore a quella italiana, pari rispettivamente a 18,9% e 22%); si registra una variazione positiva (Lario +0,6%; Lombardia -0,1%; Italia -0,3%). Anche in questo caso la quota di Lecco è leggermente superiore a quella comasca (19,9% del totale contro 19,2%); le aziende
gestite da donne risultano in crescita rispetto al 2019 in entrambe le province (Como +0,1% e Lecco +1,4%