A Locate arriva la fibra ottica, tutte le abitazioni collegate
I lavori iniziati un anno fa si stanno concludendo: a giorni la posa degli asfalti e della fibra. Con Open Fiber per una connessione ultra veloce in tutto il paese
Il progetto di OpenFiber è in fase conclusiva: 99% abitazioni locatesi saranno connesse alla fibra, “con una navigazione che si può trovare solo nelle grandi metropoli”, commenta soddisfatto Agostino Mazzucchelli che si era fatto promotore di una petizione per estendere il servizio anche a Carbonate (fermo ancora alla fase progettuale).
A Locate arriva la connessione ultra veloce per il 99% delle abitazioni
"È stata completata la fase più lunga dei lavori per la posa della fibra ottica nel comune di Locate Varesino rispettando i tempi previsti dal calendario nonostante lo stop imposto dalle misure di contenimento del Covid". Ad annunciarlo con un pizzico di soddisfazione è Agostino Mazzucchelli che si era fatto promotore di una petizione per estendere il servizio anche a Carbonate, che oggi risulta l’unico paese del Seprio ancora in fase progettuale a differenza di Locate e Mozzate, a breve saranno cablate.
A Locate, grazie anche alla disponibilità dell’Amministrazione Castiglioni i lavori sono iniziati un anno fa.
"Gli scavi – continuano Mazzucchelli e Pasquale La Falce della Network & Operations Nord ItaliaField Manager Lombardia – che hanno interessato la quasi totalità delle vie del paese permettono di posare la nuova rete in fibra ottica dalla centrale, anch’essa di nuova costruzione, realizzata in via Marconi fino in prossimità delle case attraverso i ROE (tombini e cassette) e i CNO (armadi) che permetteranno il collegamento di oltre il 99% delle abitazioni con connessione FTTH, fibra fino dentro casa, con velocità che lambiscono il Gigabit per secondo (1000Mbps) ovvero, in media, 50 volte più veloce delle connessioni disponibili nel nostro comune".
Nei prossimi giorni asfalto e posa delle fibra
Già dai prossimi giorni sarà completata la fase di ripristino con la realizzazione degli asfalti.
"E’ stato possibile realizzare tutto questo in così poco tempo e senza intoppi grazie al costante confronto e alla continua collaborazione tra i tecnici del comune di Locate e il direttore dei cantieri sul comune, geometra Lino Trubia che quotidianamente ha supervisionato e coordinato le fasi di scavo, posa tombini e ripristino delle strade.
La fase successiva allo scavo è quella di posa della fibra, sia nei condotti sia tramite linee aeree, grazie agli uomini della ditta Sertori spa supervisionati da Chieco Andrea, che ha gestito e curato tutta la fase esecutiva di diversi comuni della nostra area, interfacciandosi con i vari enti e aziende per coordinare e garantire il corretto svolgimento delle varie fasi dell’opera.
Nell’ultima fase verranno realizzate tutte le predisposizioni finali e i vari collegamenti tra le fibre ottiche, indispensabili per permettere ai locatesi di avere nelle case la “luce” che permetterà di navigare a velocità che si potevano trovare solo nelle grandi metropoli".
L’autostrada digitale grazie al progetto Open Fiber
Questo grande progetto realizzato da OpenFiber, società nata ad hoc per la realizzazione della nuova “autostrada” digitale in tutto il territorio nazionale, permette a Locate di fare un balzo nel futuro, garantendo servizi a livelli fino a pochi anni fa inimmaginabili.
La supervisione di tutte le fasi da parte di OpenFiber dalla progettazione al collaudo della rete completata è stata diretta dal Pasquale La Falce, Field Manager per la provincia di Como, che ha coordinato e organizzato le fasi progettuali in tutte le rielaborazioni del progetto.
Nuove infrastrutture tutelando l’ambiente
Conclude Mazzucchelli:
"Ultima ma non meno importante è l’attenzione che OpenFiber, fin dalla fondazione, volge alla tutela dell’ambiente. La nuova rete infatti è composta da molti elementi passivi, ovvero che non utilizzano corrente elettrica per funzionare, riducendo quindi l’inquinamento dovuto al consumo di energia ed In linea con questa visione durante la realizzazione del basamento della nuova centrale è stato spostato e ripiantato l’albero che nel progetto iniziale doveva essere abbattuto permettendo così di integrare al meglio la nuova infrastruttura, non pensando solo all’utilità per i cittadini, ma anche alla loro salute".