Borsino Immobiliare 2021, rivalutate le zone fuori città: fanno gola le nuove costruzioni e le case singole da ristrutturare
I clienti ora sono più selettivi: bene l'Olgiatese, più rallentato il lago.
I vertici di Fimaa Confcommercio Como hanno presentato l’edizione 2021 del Borsino Immobiliare di Como e Provincia, strumento di valutazione professionale dei valori del mercato immobiliare comasco.
Borsino Immobiliare 2021, rivalutate le zone fuori città
La pandemia ha avuto importanti conseguenze anche sul mercato immobiliare. “Si è in effetti registrato un sensibile calo delle compravendite nel 2020 – dice il presidente Mirko Bargolini - solo parzialmente compensato dal recupero avvenuto nel secondo semestre ”. Se da un lato l’emergenza sanitaria ha rallentato il mercato immobiliare, dall’altro ha però creato nuove esigenze e nuove opportunità, sostenute anche da apposite norme legislative, ad esempio il recupero fiscale del 110%.
"E' stato un anno complicato per quanto riguarda il nostro lavoro e il nostro modo di operare. Il nostro è un lavoro di contatti, rapporti e relazioni e in questo momento è difficile - prosegue il presidente - però un anno di pandemia ha fatto cambiare il focus per noi e per la nostra clientela. I clienti arrivati sono più puntuali, con idee chiare, con una diversa ricerca relativamente a qualità degli spazi e localizzazione delle unità abitative. Ci sono delle differenze tra acquistare a Como e in provincia: c'è stata ad esempio una rivalutazione che non capitava da anni di acquisti fuori dalla cerchia di Como. In futuro gli spazi dovranno essere rivisti completamente perché, noi che raccogliamo le richieste dei clienti, abbiamo capito che certi tagli degli immobili sono diventati obsoleti. Prima le persone vivevano la casa in un modo diverso, non c'era un'occupazione massiva di tutta la famiglia. Adesso se tutti devono essere in casa nello stesso momento, le esigenze cambiano".
"Questo Borsino segna un momento difficile, dal punto di vista della salute e lavorativo - aggiunge Claudio Zanetti, Direttore Responsabile Borsino Immobiliare - Non avevamo certezze quando è iniziata, oggi abbiamo un po' più di tranquillità perché il mercato immobiliare ha risposto meglio di quanto pensavamo all'emergenza".
Anche quest'anno nel documento Como città è stata divisa in 24 fasce e la Provincia in 10. Nel valore degli immobili ci sono stati aumenti e diminuzioni ma il panorama appare stabile. Sono stati registrati degli incrementi nelle zone intorno al centro storico, in convalle, sugli immobili di nuova costruzione e fascia più alta. In città non ci sono state diminuzioni come invece è accaduto nell'ovest della provincia. In provincia sono stati registrati aumenti lievi nelle nuove costruzioni, l'usato ha tenuto con qualche cedimento tra gli immobili più datati. Il mercato in generale è diventato più selettivo. Sono apparsi nuovi cantieri nel canturino, nell'erbese e nel marianese; sta andando bene il mercato nell'olgiatese per la vicinanza alla Svizzera e la presenza, sempre più richiesta, di aree verdi, dove si cercano case unifamiliari da ristrutturare; ha rallentato invece il mercato sul lago. Il prezzo medio in centro storico a Como resta invariato rispetto al 2019 ovvero tra i 3 e i 4mila euro al metro quadrato.
"I mutui hanno sostenuto il mercato del credito ma non possiamo nascondere le tante difficoltà - ha aggiunto Marco Mangano, Responsabile Commissione Interna - Tra marzo e maggio c'è stato un sostanziale fermo, poi è arrivata la ripresa fino a settembre; con il secondo lockdown si è avuta una contrazione ma in misura più lieve. Nel 2019 erano stati erogati 49miliardi di euro di mutui immobiliari in Italia, nel 2020 la cifra si è attestata intorno ai 52miliardi ma una buona parte del mercato è sostenuto dal ritorno delle surroghe. I mutui prima casa hanno fatto da padrone con l'86,7% degli erogati e l'età media di chi accede ai mutui è di 39,9 anni. I tassi ai minimi storici hanno aiutato a far reggere il sistema, hanno aiutato la mediazione creditizia e la ricerca dei mutui online".