Allarme cinghiali, Zoffili presenta un'interrogazione al Ministro delle Politiche agricole
Ora si attende la risposta in forma scritta da parte del Ministro interrogato.
Allarme cinghiali: il deputato comasco della Lega Eugenio Zoffili ha presentato un'interrogazione sul tema al Ministro delle Politiche agricole.
Allarme cinghiali, Zoffili presenta un'interrogazione
Da mesi, da più parti della provincia di Como, arrivano segnalazioni di cinghiali che si avvicinano sempre più ai centri abitati. Non solo: che danneggiano le coltivazioni e che si muovono sulle strade, mettendo a rischio non solo chi circola a piedi per i boschi ma anche chi va in auto. Secondo i più l'aumento esponenziale del numero di cinghiali nelle aree verdi della provincia sta comincia a diventare insostenibile per chi vive in queste zone.
Così il deputato comasco della Lega Eugenio Zoffili il 10 maggio ha presentato alla Camera un'interrogazione sul tema rivolta al Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali e al Ministro della Transizione Ecologica. "Gli interroganti continuano a lamentare e mettere in evidenza, interessando i Ministri interrogati, la situazione critica in cui versa la provincia di Como a causa dell'eccessivo aumento di alcune specie di fauna selvatica, in particolare cinghiali - si legge nel testo dell'interrogazione - per arginare il fenomeno sarebbe opportuno predisporre un pacchetto di misure finalizzate a rendere più incisivi gli interventi di contrasto all'incremento delle popolazioni di ungulati; si potrebbero effettuare modifiche puntuali alla legge n. 157 del 1992, prevedendo la figura dell'operatore volontario, ossia un selecontrollore che, a seguito di appositi corsi di formazione, a titolo volontario, fornisca supporto nell'effettuazione del contenimento numerico della fauna selvatica, in particolare dei cinghiali".
Non solo. Nel testo si legge anche che "comuni, sindaci, assessori e consiglieri regionali stanno portando all'attenzione delle istituzioni la necessità di intervenire con un piano di abbattimento massivo che ristabilisca l'equilibrio naturale perduto da troppo tempo per mancanza di un predatore naturale. A parere degli interroganti si deve intervenire prontamente e urgentemente al fine di rendere concretamente attuabili ed efficaci i piani di contenimento e controllo, per ridurre il più possibile la presenza e la continua proliferazione dei cinghiali e limitare i danni provocati alle produzioni agricole, gli incidenti stradali e preservare l'incolumità delle persone; gli interroganti ribadiscono che un regolare e continuato svolgimento delle operazioni di contenimento dei cinghiali, oltre alla finalità di tutelare le colture agricole, ha anche quella non secondaria di tutelare la pubblica incolumità".
QUI IL TESTO COMPLETO DELL'INTERROGAZIONE
Foto di archivio